Alternanza della vita
Data: 21/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... rallegrandosi di nuovo, lui inumidisce le dita nei suoi fluidi, lei assimila ingordamente, in seguito le infila dentro alcune dita. Lei si divincola, si flette, s’arcua, ritrovandosi in ultimo con il viso sprofondato nel capezzale. Lui toglie le dita e l’afferra, il colpo è netto e crudelmente coriaceo, perché Ivana adora una salubre brutalità da dietro, giacché quella è la postura che la eccita maggiormente, frattanto Ettore le abbranca la chioma, mentre Ivana concentrata gli ribadisce:
‘Dimenticavo di riferirti che m’aggrada essere afferrata per la coda dei capelli’.
‘Sì, certo, lo avevo intuito, sgualdrina’.
In quel frangente ambedue si rialzano osservando le loro frenetiche movenze nella specchiera. Sono due individui incantevoli, autentici e incontaminati nella loro individuale indole che non percepisce né possiede ostacoli. Entrambi s’addentano con afflizione e con smania, dopo si separano, lei lo immobilizza per poi avventarsi di nuovo. Si ritrovano sul pavimento inspirando le fragranze dei ceri in una contesa che potrebbe terminare con la scomparsa o con l’appagamento illimitato, però non incide quale dei due. Ivana gli monta di sopra ed Ettore la sbalza di proposito negandole l’acme del piacere, alla fine lui si stende sul letto come una preda offerta. Ivana lo scopa efficacemente come piace a lei, conficcandogli le unghie nei muscoli e stringendo il suo cazzo fra le cosce come nel volerglielo asportare. Al momento Ettore capta una saetta ...
... massiccia, la sovreccitazione che giunge violenta lo devasta, l’orgasmo lo sconquassa, la sua sborrata è abbondante e deliziosa, Ivana si compiace facendolo eiaculare sopra la sua pelosissima fica, perché adesso Ettore è talmente avvolto nel suo intimo piacere che sta volando, giacché non vede né capisce, è assente. In quell’istante percepisce una tipica sensazione d’asfissia, quasi di trapasso incombente riuscendo soltanto a riferire:
‘Credo di non sentirmi bene’ – precisa Ettore.
Ivana nel mentre focalizza con dovizia il maschio che è sotto di lei, Ettore è interamente sudato, eppure non fa così caldo, poiché era unicamente lei che si metteva in azione. Ivana lo ha strapazzato a dovere senza rendersi conto che lui non c’era, che era altrove. Ho vinto io, sorride adesso lei in maniera soddisfatta lasciandosi stramazzare sul talamo. Discutono di parentele spezzate, di rampolli, del disagio e dello scontento che c’è stato, restano in silenzio abbracciati squadrando la volta colorata della stanza. Si baciano, confabulano, restano in intimità. Sono questi gli attimi in cui lei si sente più attigua a lui, al momento sorride e inizia a leccargli la cute del petto intervallando la lingua con i capezzoli. E’ minuto e cedevole, ci giocherella con le dita e con la lingua, lo sente ampliarsi, lui l’acciuffa per la chioma imprimendole la cadenza. La presa è animalesca, impulsiva, ma Ivana è approntata persino a strozzarsi pur di farlo ...