Professori 2
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... noi; ci proteggemmo immediatamente perché c’erano almeno quaranta gradi e io specialmente avevo la pelle sensibile; cominciammo a ricevere e ricambiare saluti prevalentemente con cenni della mano, sorrisi e qualche tentativo in inglese.
Non mi ci volle molto per cogliere sguardi accesi di desiderio; mi rivolsi all’amato e gli chiesi con lo sguardo cosa desiderasse; lui lasciò intendere che la coscienza di avere per sé quelle forme perfette mi lasciava anche spazio per un minimo di esibizionismo e mi scoprii a desiderare di stimolare l’attenzione dei maschi che ronzavano sulla battigia per guardare il profilo del mio culo perfetto, disegnato da un angelo con un compasso divino.
Quando decidevo di espormi oltre il limite, mi stendevo supina e divaricavo le gambe; la figa si proponeva allora in tutto lo splendore delle grandi labbra aperte, del clitoride quasi sempre ritto per l’eccitazione, dei seni duri e pieni; più di una volta scherzammo che di quelle grazie l’unico che poteva godere fino alla consunzione era lui; gli ribattevo puntualmente che anche la bella mazza barzotta, sempre al limite dell’erezione, era il suo amato giocattolo sessuale.
Inevitabilmente, i discorsi ci eccitavano al punto che dovevamo correre sotto la doccia per raffreddare gli spiriti bollenti, non solo per la temperatura climatica; nei gabbiotti male riparati, ci infilavamo sempre insieme in un solo spazio e la doccia diventava l’occasione per palparci con immensa lussuria; stranamente, ero ...
... io a spingere di più per rendere il risciacquo un’ulteriore occasione per masturbarci reciprocamente; avevo sempre almeno un orgasmo; lui si limitava a rimanere eccitato a lungo.
Nel mese di soggiorno, passammo intere giornate a crogiolarci al sole, limitando gli intervalli al tempo necessario per andare al punto di ristoro per prendere quasi sempre panini e birra con cui sopperire alla fame e rimandare alla sera il momento per amarci come ragazzini mentre cenavamo scambiandoci dolcezze, effusioni e baci intensi, continuamente; eravamo ormai oggetto di invidia per la maggior parte degli utenti che vedevano in noi l’immagine dell’amore.
Per tutto il tempo, scopammo alla grande con la voglia degli amanti che si sono appena incontrati; lo facevamo sempre di notte nel bungalow, al ritorno dalla cena e da seratine graziose a passeggio per le viuzze della cittadina o in bar compiacenti con buona musica; ma più volte, assaliti dalla voglia, lo facemmo all’aperto, tra gli alberi, scegliendo pompini e pecorine che rendevano più agevoli le scopate; abbandonai ogni riserva e mi godetti il cazzo fino in fondo; Mario si innamorava di più ogni volta.
Fu quasi doloroso, abbandonare il campeggio dove per un mese ci eravamo sentiti come Adamo ed Eva nel paradiso perduto; appena fummo lontani solo qualche centinaia di metri dal cancello d’ingresso, lo costrinsi a sostare in un punto di visione panoramica; scendemmo dalla moto, lo abbracciai con amore, appoggiai la testa sulla spalle e ...