Professori 2
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... a sbattere!”
I due ‘alternativi’ non demorsero da quanto previsto; alla fine di giugno, Lea si diresse in Puglia, accompagnata da Sofia che le fu vicina per tutta la durata degli esami; trascorreva la mattinata in albergo, al massimo facendo una passeggiata; il pomeriggio lo passavano a letto scopando alla grande; Paolo partì per la riviera romagnola e, sin dall’arrivo, incontrò coppie border line che ne richiedevano le prestazioni da bull; divideva il giorno tra esami e prestazioni sessuali.
Io e Mario non perdemmo tempo; occupammo il miniappartamento e in pochi colpi lo adattammo alla vita comune, sfruttando al meglio gli spazi risicati; mi portai da casa il guardaroba personale, le scarpe, alcuni arnesi da cucina, i libri e i documenti; la mia vita, in pratica, cambiava abitazione e, da perfetta massaia, adattai tutto subito alle mie esigenze; lui prelevò le poche cose che gli interessavano; sospettava, e desiderava, che a settembre fosse Lea ad andarsene a stare con Sofia.
Appena entrata in casa, chiesi scusa e andai in bagno ad orinare; lasciai la porta aperta; poi gli spiegai che era tradizione del mio paese che, quando si traslocava, il nuovo possesso era segnato dalla visita al bagno e, se si accettava la presenza di un altro, si lasciava la porta aperta; adesso mi sentivo padrona dello spazio e lasciavo a lui facoltà di disinvoltura, anche se ero in bagno per scopi non elegantissimi; lui sorrise e si limitò a dire che mi amava in qualunque ...
... situazione.
Quasi a dare forza all’affermazione, andando in bagno, mi prese per la mano e mi portò con se; colsi l’intento e gli aprii la patta prima che lo facesse lui, tirai fuori il cazzo e lo baciai a lungo, mentre lui orinava naturalmente.
“Ora sei più che mio marito; non ci saranno limiti tra noi; ci ameremo anche quando faremo la cacca, perché ci apparteniamo.”
Aspettammo la sera per dare una svolta alla nostra vita e ci trovammo ad affrontare, coscientemente, tutti gli imbarazzi delle coppie alla prima notte, da che lato dormi, cosa indossi, che devo fare se ti metti a russare ecc.; facemmo tutto come in un gioco da bambini e ci sentimmo stranamente leggeri, aperti, desiderosi e innamorati; poi facemmo l’amore alla grande, fino alle ore piccole; dovemmo dormire qualche ora, per essere in forma all’apertura della seduta d’esame.
Le settimane degli esami di Stato non furono una passeggiata; le sedute antimeridiane normalmente si protraevano fin oltre l’ora di pranzo e l’uscita della scuola non coincise quasi mai; anche per le presenze alle prove, il dislocamento nel tempo delle classi agli orali fece sì che fossimo impegnati in due settimane diverse; in pratica, avemmo poche occasioni per passare insieme le mattinate.
Restavano disponibili quasi tutti i pomeriggi e, soprattutto, i fine settimana; l’arrivo di un’estate particolarmente calda trasformò presto il nido d’amore in una fornace, che combattevamo con il condizionatore, decisamente sgradito a tutti e due; di fare ...