L’ho tradito ed è stato stupendo (racconto) parte 5
Data: 02/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... gli chiese.
«Sì, ti prego.»
«Allora fallo bene.»
«Fallo bene cosa?»
«Pregarmi» chiarì. «Fammi capire quanto lo vuoi.»
Andrea però non era Carlo. Si tirò giù i boxer con un gesto rapido liberando la grossa mazza, che le finì in faccia. Laura rimase in quella posizione, guardando Andrea dal basso verso l’alto, con il suo cazzo appoggiato sul volto, le palle sul mento e la cappella tra i capelli, in una classica posa da film porno che evidenziava la notevole misura del suo uccello gratificandone l’ego.
Doveva cambiare strategia e mostrarsi docile e sottomessa, capì, perché con lui pagava di più.
«Ce l’hai enorme» mormorò, facendo guizzare la lingua fino a lambire la carne gonfia e dura. «E adesso è il momento di assaggiarlo.»
Fece correre la lingua per l’intera lunghezza dell’asta, poi baciò la base del frenulo e incollò le labbra alla grossa cappella, prendendola tutta in bocca.
Tornò indietro e la fece scivolare fuori, lucida di saliva, pennellando con la lingua.
«Adesso io apro bene la bocca, brava brava, e tu me la riempi…» lo incitò.
Non ci fu bisogno di dire altro. Andrea cominciò a scoparla in bocca con un grugnito animalesco, tenendole una mano sulla nuca e facendole lacrimare gli occhi quando glielo ficcava in gola. Laura non si sottrasse nemmeno per un attimo, sforzando la mandibola e lasciandogli fare tutto quello che voleva. La saliva cominciò a colarle sul mento a ogni affondo, accompagnata da gorgoglii liquidi.
«Dio, quanto sei ...
... troia…» sfuggì ad Andrea, che tirò fuori il cazzo dalla bocca e glielo sbatté di nuovo sulla faccia.
«Me l’hai fatto arrivare nello stomaco» rispose Laura, dopo aver preso vistosamente fiato, esagerando un po’ per compiacerlo. «Ora continuo da sola.»
Cominciò a succhiargli il cazzo ben lubrificato di saliva scendendo quasi fino alle palle per poi risalire, lenta, morbida e metodica, giocando solo con le labbra e tenendo i denti lontani dalla carne turgida, mantenendo costantemente il contatto di sguardi, dal basso, per sembrare docile, sottomessa e porca.
Lo portò molto vicino all’orgasmo, ma si fermò qualche instante prima che lo raggiungesse. Baciò la cappella e gli sorrise.
«Ora lo voglio dentro» disse.
Si alzò dal sedile e lo baciò voracemente, mentre tirava su la gonna e giù le mutande, facendo automaticamente attenzione a che il cazzo insalivato non toccasse il tailleur.
“Questo gesto comincia a diventare un’abitudine” pensò. “Siamo già a due volte, oggi, ed è solo metà giornata.»
Si voltò di spalle e appoggiò le mani al muro sporgendo indietro le natiche, in un’altra classica posa da film porno. Voleva farlo andare fuori di testa.
«Fottimi…» disse, in modo volutamente volgare, avendo intuito che la cosa lo eccitava. «Fammi sentire troia.»
Andrea cercò l’ingresso della fessura con le dita, trovandola bagnata e caldissima, poi Laura sentì la grossa cappella farsi strada dentro di lei.
«Mmmmmhh, sì, così» mormorò, «riempimi tutta.»
Andrea ...