1. La Schiava Figa - cap. 1


    Data: 31/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ambiguo, Fonte: EroticiRacconti

    ... eravamo sul ponte della piscina, m'ha guardato preoccupata: “Estas nervioso, mi Romeo... Sígueme!” E l'ho seguita per corridoi e scalette, giù nel cuore della nave; in un angolo mi ha spinto contro la parete, dietro un carrello di biancheria, e fatto un pompino d'urgenza. M'ha rimesso a posto i calzoncini da mare e s'è risollevata in un saltello; gli occhi allegri mi fissavano con un velo d'imbarazzo: ”Ahora es mejor, ¿no?'
    
    Non ci eravamo ancora baciati.
    
    Scendevamo solo per fare il bagno e prendere il sole sulle più belle spiagge o per delle gite indimenticabili. Il suo costume preferito, quello color pesca, striminzito, mi faceva impazzire anche i coglioni: sostenuto da laccetti di lana ai fianchi nudi spariva all'indietro, sotto quella dolcissima curva che dal pancino piatto finiva fra le cosce abbronzate, e le copriva appena la figa, il monticello che succhiavo in camera.
    
    La sera, in discoteca, il bacino le si muoveva da solo e la trascinava in una danza primitiva piena di gioia ed allegria, innocente come una scopata.
    
    Non potevo crederci, era innamorata di me. Ero suo. Lei era mia.
    
    “Scusa!!!” M'ero bloccato terrorizzato. “Scusami, non credevo... io non volevo!”
    
    Era rigida da spavento, piangeva mordendo il cuscino. “No, soy yo, ahi!, es la primera vez.” confessò come se fosse una colpa.
    
    Si sciolse un poco e si sistemò meglio. Io ero più paralizzato del mio cazzo che l'arpionava nel culetto. Non sapevo che cazzo fare. “Faccio piano.” ...
    ... Promisi.
    
    Lei buttò indietro i capelli lunghissimi. Glieli ho presi in mano in un'unica redine ed ho provato a pistonarla, ma pianissimo, il cazzo serrato nel suo bucetto.
    
    Le faceva male, soffocava un grido ed io mio bloccavo subito. Ma poi s'è raddrizzata sulle braccia e s'è voltata indietro. Mi sorrideva lacrimante, gli occhioni neri bellssimi. “Es grande, hermano ... ahah, mui grande para mi!... Duele, mi Romeo... te amo.”
    
    Es ha gridato te amo ad ogni cornata. Sempre più forte lo urlava ed io più forte la picconavo.
    
    Ci siamo sposati sulla nave.
    
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    Mi sta chiamando, sono seduto in ufficio. Rispondo.
    
    “Ciao, nulla!, volevo sentirti, tutto qui... Mi manchi.”
    
    Mi si gonfia all'istante: “Ehi piccola, cos'è quella roba verde?”
    
    “Ahahah, ti piaccio? È un fango agli aminoacidi, boh, dicono che sia il massimo per ringiovanire la pelle... stamattina avevo un paio d'ore e sono passata alla spa del club.”
    
    “Beata te, rilassati.”
    
    “... A mezzogiorno viene il generale.”
    
    “Lo so... sei bellissima.” Mi viene durissimo, da far male.
    
    Luna è ancor più bella di allora.
    
    Ha iniziato con un leggero ritocco al profilo del naso e poi s'è regalata quasi per scherzo una quarta di seno. Non l'ho mai vista così felice e quei seni, morbidi e naturali, sono da mozzarmi il fiato.
    
    Ma poi è diventata un'ossessione, la nostra ossessione. A Luna non le basta essere bella, dev'essere una figa perfetta, e a me non basta che la desideri io, devono invidiarmela tutti.
    
    Si cerca ...
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