Hotel match
Data: 30/10/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Sarah9801, Fonte: Annunci69
... sente quasi in trappola, e che non capisce come mai stiano ancora in silenzio
Da lui vorrebbe un gesto smorzante, ma non arriva. Lui continua in silenzio a osservare il mare e a sentire il profumo di lei e della sua pelle, e a volgersi a guardarla.
Gli occhiali schermano lei dal sole e da quell’ atmosfera. Li toglie per un minuto, quasi aspettando una reazione di lui. Ma lui continua a volgersi in maniera alternata al porto e a lei, sorridendole quando incontra il suo sguardo.
Lei si rimette gli occhiali, si alza e se ne va. Tra il delusa, l'accorata e l'adirata.
Accorata perché si domanda anche se lui non sia uno psicopatico.
Un misto di sensazioni
Lui la insegue, a distanza.
Lei non lo sa e si dirige verso un caffè elegante, dove prendere un tè al tavolino. Un bistrot alla francese, coi vetri opachi e colorati, il mobilio scuro anni 20 e i camerieri con la camicia bianca, il papillon e il grembiule ai piedi.
È più rilassata, man mano che ci si dirige, pensa simultaneamente all'occasione persa (da lui) e al fatto che lei, dato che lui non ha rotto il ghiaccio, non abbia perso nulla, in fondo.
Seduta al tavolino ordina un tè aromatico che le viene portato bollente. La sua testa è ancora appesa un poco all'idea dello sconosciuto, alla possibilità che ha visto svanire poco prima.
Quando dall'ingresso del locale ecco spuntare la mole imponente dell'uomo. La cerca con lo sguardo, lei non riesce a evitarlo per impedire lui di trovarla. La corda tra ...
... loro è ancora tesa e solida. Senza dire nulla, lui si siede al tavolo, questa volta di fronte a lei. Al cameriere ordina soltanto della vodka liscia. Lei ascolta quella richiesta con curiosità, forse timore. La voce di lui per la prima volta è uscita dalle sue labbra. Vodka. Che sia un uomo del profondo est?
Gli occhi e l'incidenza delle parole potrebbero confermarlo.
Ha modi però suadenti e decisi da imperatore del passato, non da barbaro conquistatore.
Si guardano, questa volta nessun occhiale e nessuna prossimità laterale a fare da ostacolo.
I loro occhi si compenetrano. Non ridono. Non abbassano lo sguardo, sono uno dentro l'altra.
Lei scorge una leggera smorfia quando lui ingurgita il bicchierino di vodka tutto insieme, come una droga o una pozione magica. I suoi occhi si inumidiscono per pochi attimi poi tornano fermi e fissi su di lei.
Lei che si spoglia un poco per il calore del locale e per distrarsi da quella danza vigorosa. Lui ora le guarda il corpo sfacciatamente. Si accorge di desiderarne il possesso, come un tesoro sepolto.
Lei torna a sedersi consapevole che non si alzerà da quel tavolo senza di lui. Ha voglia di sentire l'odore del suo corpo in un punto preciso tra il collo e la nuca, un punto che si perde dentro la camicia e verso la schiena. Sotto l'orecchio, immerso dalla sua barba virile. Lì vorrebbe appoggiare il naso e la bocca. Forse baciarlo. Sentire le mani di lui, il suo respiro. Fermati. Ancora un po', fermati.
Continuano a ...