1. Disegni sulla pelle e temporali fugaci


    Data: 28/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Furbetta, Fonte: Annunci69

    ... se si accingesse ad iniziare una fellatio, e lasciando che quelle dita sottili la riempissero fino alla gola, al che iniziò a leccarle ed ad umettarle con la sua saliva. Quando venne ritirata la mano ne era completamente bagnata, e il solco tra le natiche di Ivo lo fu di lì a poco.
    
    Fu tutto come lui avreva sognato di poter continuare a fare col culo di Kris, ma ora il culo era il suo, e le due dita spinte dentro per tutta la loro lunghezza erano quelle della sua puttana che ora però era diventata il suo profanatore.
    
    Staccò istintivamente le mani dal corpo che stava continuando a massaggiare ma fu bloccato subito dalla voce della sua sodomizzatrice “ricorda quanto ti ho detto, se non obbedisci non avrai nulla …”
    
    E riportò le mani sul corpo lascivo della femmina che ora aveva uno sguardo quasi diabolico, tutto rivolto a quello che faceva la sua compagna aguzzina, in magnifica intesa. “Resta in piedi” si senti comandare da Kris prima di seguirla con lo sguardo mentre scendeva a prendere il suo sesso, ora non più così eretto, in bocca. Ora era in balìa di quei due movimenti, davanti quello di Kris che lo stava spompinando e dietro le dita dell’altra che lo stavano scopando senza nessun ritegno.
    
    Voleva sottrarsi da quel gioco, sentiva di non essere più un uomo. Vedeva le due amiche divertirsi, complici e amanti, con un giocattolo, che era lui. Era usato, brutalizzato e cominciò a non capire più il significato delle cose. Era rabbia ciò che gli annebbiava la vista? O ...
    ... si ritrovava ad essere complice dei suoi stessi aguzzini?
    
    La testa iniziò a girargli, confondeva il piacere e il dolore, non voleva sborrare per conservare quel suo orgasmo per dopo, quando sarebbe stato lui il maschio, ed insieme voleva godere proprio di quel momento, così sconquassante e così poco virile.
    
    Gli occhi gli si chiudevano per la lussuria mentre la bocca aperta ansimava: come se quel piacere così sconosciuto gli risvegliasse l’ingordigia per il mangiare, la salivazione abbondante lo obbligava a deglutire, e quel liquido gli sembrava sperma, e lui si sentiva donna, assetata, lussuriosa.
    
    Era tutto troppo, ed era ancora troppo poco, finché sentì la sua voce implorare voluttuosamente “voglio tutte le dita dentro, voglio essere aperto, fino in fondo”, e sentì le dita uscire e le sentì rientrare, prepotenti e più grosse e più lunghe, e stavolta fu un grido ad uscirgli dalla bocca, e un fiotto di sborro caldo uscirgli dal cazzo.
    
    Di botto le sue forze vennero meno e si accasciò mugolando a terra mentre la bocca di Kris gli spandeva il suo sperma sulle cosce. Con una mano bloccò con forza residua la mano che stava ancora penetrandolo, e con lentezza la tirò fuori da sé.
    
    Michela irriverente disse “non si può buttare tutta questa bontà”, chinandosi per leccare ed ingoiare tutta la “voglia” (come lei chiamava lo sperma) dalle sue gambe. Kris inginocchiata di fronte a lui gli accarezzava il capo sudato con entrambe le mani, come confortasse un bambino, baciandolo ...
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