Disegni sulla pelle e temporali fugaci
Data: 28/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Furbetta, Fonte: Annunci69
... sorriso mascalzone che aveva imparato ad adorare:
“Di nulla, serve qualcosa?” rispose lei.
“Un piccolo aiuto, una compagnia, devo andare in quel nuovo locale dove mi aspettano”
Diavolo di una femmina, creata per la perdizione, Michela non ci mise un secondo: “E se fossimo noi a chiedere a te la stessa cosa? Vieni a farci compagnia al Vecchio Molo dove siamo diretti?”
“Certo” fu la semplice risposta.
Ecco, a lui succede sempre così, le donne lo anticipano, e di molto!
Ed ecco che, un minuto dopo il fortuito incontro, un trio improvvisato ma già affiatato sedeva a quel tavolino greco (sedie bianche e tavolino azzurro), discutendo sul cosa bere …
Se dal di fuori la scena poteva essere descritta facilmente data l’immobilità dei tre (solo le labbra, a parlare o a bere, in movimento) non era così per l’elettricità invisibile che muoveva l’aria tra loro. I pensieri di ognuno palpitavano, andando spesso a toccare i loro sensi … e i loro corpi. Ivo aveva l’impressione di percepire, ad ondate, il profumo pungente che proveniva dai sessi delle due donne. Questo aspetto sapeva controllarlo bene: quante volte, per non risultare troppo invadente, aveva finto di non percepire quel segnale così eccitante ed indiscutibile del gradimento femminile per la sua presenza, dal quale aveva tratto spesso un piacere sottile, forse autocompiacimento, che gonfiava con costanza il suo ego e il suo cazzo. Questa volta succedeva lo stesso, tranne che per quell’interrogativo che si ...
... affacciava a sprazzi tra i suoi pensieri “con due donne così sensuali come riuscirò a farcela” che a tratti lo sgonfiava, distraendolo da quella magnifica percezione …
Un altro tuono, questa volta più lontano ad est sopra le colline che segnavano il confine con quella lingua sconosciuta, lo portò lontano dall’eccitazione e dalla preoccupazione che si alternavano scuotendo la sua mente, e subito dopo, assieme alla brezza che portava lontano il temporale, un dolce profumo di gelsomino lo fece girare istintivamente verso la sua sorgente. Davanti ai suoi occhi apparvero una moltitudine di fiori mentre quel profumo aumentava a dismisura. Kris, questo era il nome della bella sconosciuta, si era alzata e aveva avvicinato il suo corpo a Ivo che solo in quel momento si accorse del vestito a fiori vivaci che fasciava il bel corpo generoso: prima del fragore ad oriente l’eccitazione non gli aveva permesso di notare nulla!
“Vi lascio un momento” disse lei scostandosi dalla vista di Ivo e dirigendosi verso l’entrata del bar.
Non c’era nessuno agli altri tavoli, il proprietario, un bell’uomo sui 60 dal viso secco ma cordiale, stava appoggiato al banco guardando distrattamente un programma musicale notturno alla TV. Michela allontanò la sedia dal tavolo inginocchiandosi come a cercare un oggetto sotto il tavolo, Ivo senti la cerniera dei pantaloni che veniva abbassata ed una mano morbida che gli agguantava il sesso: “sei un porco” disse Michela “devo essere io a succhiarti tutta questa ...