1. Disegni sulla pelle e temporali fugaci


    Data: 28/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Furbetta, Fonte: Annunci69

    ... dalle mani furbe e mai ferme di Michela, che a sua volta approfittò della bocca aperta di Kris per baciarla profondamente, senza timidezza, come un bambino si accanisce su una torta morbida e prelibata libero dai consigli dei grandi.
    
    Stettero così fermi, senza respirare, in una sorta di muta interpretazione di un grande dramma o di una grande felicità, incapaci di esprimere la giustezza di quanto accadeva, percependo solo ogni uno il proprio sé, sicuro che fosse anche il sé degli altri.
    
    Solo il primo respiro li riportò a terra sciogliendo quell’abbraccio immobile, Ivo facendo scivolare il proprio membro fuori dalla calda stretta della vulva di Kris, Michela rilassando le braccia che tiravano i glutei di lui verso quelle belle natiche così femminili, Kris limitandosi a riabbassare le balze del vestito fiorito, sorridendo quasi infantilmente. Gli occhi si riguardarono, come a ringraziarsi l’un l’altro di quel preambolo già così pieno di sensualità.
    
    Senza parlare si diressero sulla piccola traversa che si incuneava tra i capannoni, illuminati dal lampione che sulla strada principale ammoniva i pochi passanti e le auto sfreccianti ricordando che l’unica vita è sotto la luce ed ogni penombra nasconde una sorpresa.
    
    Non specificando però quanto questa potesse essere dolce …
    
    Ivo camminava assente, tutto immerso in un suo nirvana. Tutto ciò che lo circondava non era altro che un insieme di simboli, lussuriosi e promettenti, che lo riconducevano continuamente ai suoi ...
    ... sensi inebriati, le due donne, entrambe alla sua destra, erano prolungamenti di sé stesso, vibranti del suo stesso tremore di eccitazione, i loro corpi quasi li sentiva come il proprio, e come tali li voleva toccare, quasi si stesse masturbando.
    
    Così fece, e senza chiedere nulla né preannunciando il suo gesto con una carezza, alzò la gonna a Kris per andare ad infilare il suo dito medio umido di saliva nell’ano di lei, da dietro. Era ubriaco di sesso e sentì il dolore del suo schiaffo ben dopo il suono secco così vicino al suo orecchio. Avvertì una presa nervosa che afferrava il suo polso e lo allontanava con lentezza dalle natiche così insolentemente profanate: la mano era di Michela che lo stava rimproverando con una smorfia sul viso che lo raggelò.
    
    “Ma come ti comporti! Brava Kris, mettilo in riga!” disse tra l’iroso e il canzonatorio, appena prima di tornare a baciare Kris con dolcezza.
    
    E così il gruppetto si avvicinava poco a poco alle rive con i bei palazzi ottocenteschi che si affacciavano sul golfo, le due donne che si cingevano l’una l’altra la vita, a volte scendendo delicatamente verso le cosce, l’uomo che le seguiva a qualche metro di distanza, mesto, come in una sorta di sottomissione matriarcale, dove l’uomo era oggetto, disponibile per ogni cosa e a cui era solo permesso il diritto di mendicare il piacere senza poterlo però pretendere.
    
    Arrivarono così in vista dell’hotel dove soggiornava la coppia, entrarono e Michela prese da parte il Concierge, ...
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