1. La gita scolastica (parte 3)


    Data: 21/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... con questo corpicino”. Iniziò a massaggiarmi le natiche con una certa delicatezza tanto che ad un certo punto mi sfuggì un sospiro..
    
    - “(Spaff!) Che troia che sei..” Lo sculaccione mi tolse il fiato facendomi inarcare e girandomi verso di lui con le lacrime agli occhi.
    
    - “Stai giù, avevi offerto anche questo nel menù.. non ricordi?” Riprese a massaggiarmi il culo, iniziando ad aprirle e chiuderle con una certa forza, facendomi sentire il fresco dentro il sederino. Poi mi sentii di nuovo sollevare mentre lui mi ordinò:
    
    - “Togliti tutto e vieni con me..” Mi spogliai come un automa e lo seguii in bagno. Mi fece entrare dentro la doccia e togliendosi la camicia, iniziò ad insaponarmi passandomi le mani dappertutto facendomi di nuovo sospirare. (Mentre ancora non capivo perché il mio corpo mi tradisse ancora)
    
    A quel punto, quel maiale dell’autista si dedicò al sedere accarezzandolo a lungo, finché non mi cacciò dentro uno dei suoi ditoni all'improvviso, facendomi emettere un gemito che fu più di paura che altro perché a parte un leggero bruciore forse dovuto al sapone, questa volta scivolò dentro senza problemi. Era bello! Mi sembrava di avere un piccolo pisello dentro.. Chissà era forse questa la sensazione a farsi inculare? Mi penetrò a lungo infilandolo tutto facendomi gemere ormai apertamente; a un certo punto ero piegato in avanti con le mani appoggiate alla parete e sporgevo il culo verso quel dito muovendolo in sincronia col suo movimento. Poi purtroppo lo ...
    ... tolse lasciandomi in quella posizione di tacita offerta e puntò il getto della doccia proprio lì per sciacquare bene, procurandomi un piacevole massaggio. Finita la doccia mi guardò asciugarmi e io nonostante avessi una gran paura a guardarlo alzai un attimo lo sguardo per vedere come era fatto.
    
    Era in canottiera con le braccia pelosissime e enormi e sul davanti dei pantaloni si vedeva qualcosa di mostruoso che deformava la stoffa.
    
    - “Prendi quelle boccettine e vieni di la che voglio lo spettacolino privato”
    
    Sul lavandino c’erano due boccette di plastica con bagnoschiuma e shampoo, di forma quasi cilindrica che si restringeva verso l’alto con il tappo fatto a forma di piccola sfera; una era lunga come un dito e poco più larga mentre l’altra era circa una volta e mezzo più lunga e più larga.
    
    Io le presi obbediente immaginando già dove sarebbero andate a finire ma la cosa non mi spaventava più: avevo superato una qualche barriera invisibile e la paura era scomparsa, volevo solo disperatamente vedere quella cosa enorme che nascondeva nelle mutande e essere accarezzato da quelle manone. Mi fece rimettere in ginocchio in terra con il busto sul letto.
    
    - “Inarca la schiena più che puoi che voglio vedere il tuo culetto bello aperto”
    
    Lo feci e rimasi ad attendere un nuovo ordine, stavolta senza più vergogna e felice di mostrare quella parte di me che piaceva così tanto a tutti. Mentre mi inarcavo al massimo sentii di nuovo quelle manone calde che mi aprirono le natiche e ...
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