La ragazza troppo bella - parte 11
Data: 20/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... chiesi di accompagnare Grace a Napoli. Li, alla stazione, avrebbe preso un box e li lo avrebbe lasciato. Poi, mentre se ne stavano andando, chiamai il mio consulente in banca e gli dissi che sarei passata nel pomeriggio a chiudere uno dei conti. Il che voleva dire che avrebbe dovuto preparare tanti contanti. Il mio avvocato era il tutore di tutt'altra cosa. Insieme al notaio, avevano una copia di tutte le registrazioni dei filmati in cui gli uomini importanti erano coinvolti. Ex presidenti della repubblica, procuratori, giudici, uomini del clero, politici, ministri, ambasciatori di diversi paesi, nobili, industriali, c'era di che far saltare il paese. Chiamai anche lui e gli preavvisai senza dirgli niente che c'era la possibilità che fossi arrestata. E poi, dovetti fare la fatidica chiamata. Alberto. Dovevo sapere cosa sapevano. Lo chiamai ma non rispose. Ci provai altre due volte ma senza risultati. Mi stavo rassegnando a lasciar perdere ed aspettare la polizia quando una delle mie guardie nere mi annunciò che era li. Entrò scuro in viso. "Ciao" disse in modo freddo. "Alberto, come stai caro?" gli chiesi alzandomi ed andando ad abbracciarlo. Fu freddo. E rispose nello stesso modo. Tagliente e conciso. Si sedette senza aspettare il mio invito, e disse " Non devi più chiamarmi. Mai più. Non so chi ci sia dietro di te, ma durante l'inchiesta ho ricevuto l'ordine di togliere di mezzo il tuo nome. Non so come tu abbia fatto, se sei un informatore di qualche forze dell'ordine, ...
... non so niente perché mi hanno tagliato fuori, ma so che sei convolva in questo traffico, e non voglio piu avere a che fare con te".
Stranamente, questo discorso invece di placarmi mi fece diventare una furia. " E quindi!" risposi urlando. "Quando ti facevi frustrare ed inculare e godevi come una vecchia troia era legale???? Tutto questo attorno a me, è legale? E perché ci venivi? Devi scegliere tu cosa sia piu importante come reato? Perché hai avuto la fortuna di essere quello che sei? Ma fammi il piacere! Sei schifoso quanto me, anche se porti una divisa! Non ti permettere di mancarmi di rispetto ca abbuschi!". Le ultime due parole mi erano uscite in napoletano. "Sennò le prendi". Tutta la tensione della giornata era scemata nella rabbia. Alberto mi guardò livido in volto. Si alzò, e disse "lo rimpiangerai". Risposi subito "Provaci Alberto e lo rimpiangerai tu". Si girò subito ad affrontarmi "Mi stai minacciando?" mi disse urlandomi quasi in faccia. Lo guardai sorridendo, e dissi "Si". In quel momento, entrarono le mie guardie del corpo. Le due donne non avevano paura di niente, e si vedeva. Cercarono il mio consenso con gli occhi, e si avvicinarono ad Alberto. Lui capi, si girò, e se ne andò sbattendo la porta dietro di se.
Andato via Alberto, rimasi da sola nel mio ufficio senza nemmeno accendere la luce. Chiamai Grace che stava tornando con Luigi e cosi mi addormentai una mezz'oretta. Mi svegliai di umore particolare. In un istante, avevo rischiato tutto quel che ...