1. Il viaggio di Valentina e Luca - Terza parte


    Data: 17/10/2019, Autore: xmerlo, Fonte: xHamster

    ... graffiare la lamiera del cassone, mentre da dietro il mio Morrison Express di carne attaversava il suo tunnel della manica. Le afferrai le chiappe con le mani, allargandole per entrare chissà dove, visto che mancavano solo le palle per essere tutto dentro. Sembrò che mi avesse sentito, perche con una mano mi acchiappò i testicoli e li tirò verso di sè, cominciano a dare un ritmo che non avrei sostenuto a lungo. Che dio benedica gli autogrill. Io portai una mano davanti alla sua topa, e cominciai a giocare con il suo clito mentre la pompavo da dietro. I movimenti si facevano sempre più veloci, violenti quasi, accompagnati dai nostri respiri, grossi e affannati, accompagnavano il ritmo. La sentii venire sotto la mia mano, mentre i miei anelli la sfregavano senza pietà. Le contrazioni della sua figa mi stringevano, mi masticavano il cazzo pretendendo un orgasmo che ormai stava per arrivare. Uscii in tutta fretta da lei, che con mosse sapienti si girò rapidamente e si inginocchiò; mi afferrò l'uccello in esplosione, terminando con le mani una delle migliori scopate della mia vita: mi guardava dritto negli occhi e mi masturbava freneticamente, con forza, finchè il primo fiotto di sperma uscì con forza centrando il suo seno. Continuò a pomparmi, squotendomi cazzo e palle finchè non fosse stata sicura che avevo dato tutto. Ora il mio succo le colava sulla mano e sui polsi, i suoi movimenti si fecero più lenti mentre lo schizzo sul seno cominciava ad ammorbidirsi e colare via. Mi ...
    ... centrò la punta dello stivale ('Cazzo, la macchia non se ne andrà pù' feci in tempo a pensare). Lei passò la punta della lingua sulla mano, dicendo 'Io un po' li devo assaggiare i miei uomini, sono fatta così' Dopo i primi due sorrisetti imbarazzati mi tirai su i pantaloni, automaticamente lei era già vestita e con una sigaretta in bocca. Dove avesse fatto sparire il mezzo litro di sperma che le avevo spalmato addosso, rimane per me un mistero. Le porte del cassone si aprirono, ne scesero due amanti esausti. Gli sguardi della gente mi fecero capire che il nostro piccolo momento di intimità non era passato propriamente inosservato. Sorrisi verso quei volti invidiosi, ma tanto nessuno guardava me: gli uomi guardavano lei con desideiro, le donne guardavano lei con disprezzo. 'Mi dai un passaggio? Cerco qualcuno che mi accompagni verso nord'
    
    'Ti sei guadagnata un passaggio fino alla fine del mondo' dissi io un po' teatrale, ma è anche per queste battute che si vive la giornata. 'Comunque, in confidenza' continuò 'a me i Genesis fanno schifo' Io mi accesi una lucky strike e mi sistemai gli occhiali sul naso 'Anche a me. Mai potuti sopportare.' Fu la mia risposta, mentre mi arrampicavo in cabina. Il viaggio fu, se possibile, ancora più piacevole della scopata nel cassone, con i suoi piedini nudi poggiati sul cazzo (sempre fuori dalla patta) per centinaia e centinaia di chilometri. Parlando, rimase affacinata dal mio mestiere ('Si fanno begli incontri' mi disse, benedetta ragazza) e ...
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