1. Alessandra, la schiava inconsapevole


    Data: 15/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu

    ... vittima nella mia mente, la parte cosciente di me &egrave addormentata. Perché io possa avere memoria di quello che avviene ci vorrebbe uno sforzo in più che io non ho ancora imparato a fare.’
    
    Ora, personalmente non ho mai capito questo stratagemma dialettico del raccontare una balla colossale e, per renderla credibile, negarne una piccola parte di modo che, l’interlocutore (chiaramente un po’ ingenuo), venga tratto in inganno dall’apparente onestà dell’imbroglione. Comunque, come da copione, lo stratagemma funzionò e Roberta si sciolse e su di lei prevalsero emozioni di narcisismo e trionfo.
    
    R: ‘&egrave incredibile’ ‘ cominciò a raccontare per ragguagliare il suo ragazzo ‘ ‘lei era lì, inerme ai miei piedi e credeva che fosse tutto uno scherzo. Avresti dovuto vedere il suo sguardo quando ha capito che doveva obbedire anche contro la sua volontà! Stupendo!’ G: ‘Beh, sei stata brava, normalmente, alla prima volta, le persone non riescono a fare molto; non riescono a scindere la persona che conoscono dalla vittima e a mala pena ci parlano. Cosa le hai fatto fare?’ R: ‘In realtà non &egrave stato difficile capire quando te ne sei andato: il ‘fantoccio’, dopo il sussulto che hai avuto, aveva uno sguardo vitreo, perso nel vuoto e subito dopo, quando &egrave arrivata Alessandra, aveva gli occhi terrorizzati. Credimi, di tuo non c’era più nulla, non &egrave stato difficile!’ G: ‘Wow, complimenti! E che &egrave successo? Siete state assieme per quasi venti minuti, non &egrave ...
    ... poco per essere la prima volta.’ R: ‘&egrave stato divertente, soprattutto vedere la sua espressione terrorizzata, le facce di disgusto e di odio impotente che mi lanciava. Le ho fatto baciare la punta della scarpa prendendola pure per il culo mentre lo faceva.’ G: ‘Ahahahah, e lei?’ R: ‘Una furia, ahahah, ha cercato di ribellarsi e mi ha dato della troia. Al che le ho voluto far vedere chi comandava e le ho fatto leccare la suola. Dovevi vedere la sua espressione ahahah, che figata!’ G: ‘La suola hai detto? Ma che schifo! Ahahah! Comunque, scusami, non te lo avevo detto perché non avrei mai immaginato che saresti arrivata a questo punto così in fretta ma, devi avvisarmi se prevedi di farle ingerire o leccare qualcosa di potenzialmente nocivo.’ R: ‘Scusami, non dovevo?’ G: ‘No, figurati, solo che, per quanto tu abbia il subconscio di Alessandra a tua disposizione, il corpo resta sempre il mio e devo proteggerlo. Nel senso: se le dai un pugno in un occhio, lei lo sogna, certo, ma l’occhio nero poi ce l’ho io, non lei. Quindi, se ingerisce qualcosa, &egrave il mio corpo che la metabolizza.’ R: ‘Scusami amore!!! Non ci avevo pensato lì su due piedi (ahah) ma in effetti me l’ero chiesto mentre ti stavi risvegliando. Non lo farò più. Scusami tanto, mi sono fatta prendere la mano.’ G: ‘Non devi scusarti. Proprio per questo il collettivo ci rifornisce di apposite pastiglie che, in sostanza, sciogliendosi vanno ad impermeabilizzare tutto l’apparato digerente di chi le assume dalla ...
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