Alessandra, la schiava inconsapevole
Data: 15/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... se tu non mi avessi offesa, te l’avrei risparmiata questa ma ‘ visto che hai la lingua fuori e che io ho un pezzetto di carta attaccato alla suola da stamattina, cosa ne dici di leccarmelo via? Da brava dai ‘ lecca! E così dicendo appoggiò la suola alla lingua della sventurata che istintivamente chiuse gli occhi e cominciò a leccare. R: ‘Apri gli occhi, voglio che ti concentri mentre fai il tuo lavoro! Ahahah. E muoviti, non voglio restare con te tutto il giorno! Ho altri progetti col mio Giuliano ahahah! Puoi aiutarti coi denti vah, raschia via la carta ma povera te se mi rovini la suola!’ Dopo una decina di minuti Roberta si stancò della sua preda e le disse ‘per oggi te ne puoi andare ma, ricorda, posso tornare da un momento all’altro ogni volta che vorrò. Ti conviene non farmi incazzare!’ A: ‘Si pad’ Si, come vuole!’ R: ‘Bravaaaaaaa, come mi hai chiamata? Padrona???? Mi piaceeeee! E allora, visto che sei stata così brava, anche io ti battezzerò oggi, d’ora in poi il tuo nome sarà BT, Brutta Troia! Ti piace?’ Proprio mentre stava per rispondere di sì anche se un groviglio di rabbia, disprezzo e disgusto nei suoi occhi voleva far credere alla sua padrona di no, un nuovo sussulto pervase il corpo del fantoccio che cadde in un apparente stato di trans. Roberta sapeva che quello era il segnale che Giuliano stava per riprendere il controllo del proprio corpo e gli tolse i piedi e la sedia di dosso.
Al suo ‘risveglio’ Giuliano trovò Roberta con un sorriso che non le aveva ...
... mai visto stampato sul volto. Era divertita ed eccitata ma lei questo ancora non lo sapeva e le ci sarebbe voluto un po’ per rendersene conto.
Continua… Roberta era in piedi accanto al suo ragazzo che stava riprendendo velocemente coscienza. Era confusa e imbarazzata. Non sapeva fino a che punto dare credito a tutta quella storia. Sì, è vero, aveva creduto alla sua teoria del collegamento telepatico fra gli esseri umani e che lui potesse fare da tramite fra una persona ed un’altra ma’ quello che avevano appena fatto andava oltre; era dannatamente concreto e tangibile. Aveva appena visto la faccia del suo ragazzo sparire sotto le sue scarpe e la sua lingua ne aveva appena lucidato le suole. Questa non era telepatia! Eppure non riusciva a non credergli. Lo osservava rialzarsi e aspettava che fosse lui a rompere quel momento di empasse. Quasi riuscisse veramente a leggere i suoi pensieri, Giuliano, sedendosi sul divano a fianco alla sedia su cui Roberta sedeva fino a pochi istanti prima, con un sorriso rassicurante le chiese: ‘Com’è andata? Sei riuscita a dirle qualcosa? La prima volta è molto difficile riuscire a scindere il volto del tramite da quella della vittima’. Tutti i pensieri e le emozioni di Roberta a quel punto condensarono nello stupore. R: ‘Vuoi dirmi che davvero non sai cosa è successo? Non ricordi nulla di quello che le ho appena fatto fare?’ G: ‘No! Te l’ho detto, quando entro in quello stato di trans per far posto al subconscio della ...