Alessandra, la schiava inconsapevole
Data: 15/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... racconto quindi vi basti sapere che, dopo qualche mese di relazione, lui le disse di essere in grado, creando ponti mentali grazie alle sue doti telepatiche, di far sognare alle persone che la avevano indispettita o che realmente odiava, di trovarsi ai suoi piedi costrette ad obbedire ad ogni suo ordine. Ovviamente, per fare questo occorreva un ‘tramite’, qualcuno cioè che, attraverso un’operazione di autoipnosi, si sarebbe trasformato nella parte subcosciente della persona da lei desiderata e le avrebbe obbedito in tutto e per tutto. Finita la ‘seduta’ al suo risveglio, questo ‘fantoccio telepatico’ non avrebbe ricordato nulla di quanto fattogli fare da Roberta. Riuscite ad indovinare chi mai potesse essere questo ‘fantoccio’? Bravi, indovinato! E la cosa incredibilmente meravigliosa (o terribile, dipende dai punti di vista) era che tanto lui desiderava essere sottomesso salvando la faccia, tanto lei desiderava umiliare alcune persone e sapere che avrebbe potuto farlo senza torcere un capello al suo amato le diede un grande entusiasmo.
Continua… ovviamente Roberta: ‘E tu la vuoi invitare alla festa sabato prossimo? La odio!’ Giuliano: ‘Ma amore, ma perché? Ci sono stato assieme nemmeno un mese ed era prima di conoscerti!’ R: ‘Sì, lo so, ma ‘ potessi averla sotto i piedi ‘ grrrrrrr!!!’ G: ‘Cos’hai detto??’ R: ‘beh, sì, che se quella cosa che mi hai detto di quella sperimentazione di cui ti occupi è fattibile anche senza bisogno di macchinari o altro, mi ...
... piacerebbe averla sotto i piedi’. G: ‘Beh, ma povera Ale, non ha nessuna colpa’ ‘ diabolicamente studiata per accrescere la sua rabbia e la voglia di fare la cosa ‘ ‘e poi non so se posso farlo senza il permesso del collettivo’. R: ‘ E tu pure la difendi? Guarda, per sabato o c’è lei oppure io, scegli tu!’ G: ‘Pronto’? Pronto’?’
La situazione aveva preso una svolta decisamente interessante: Giuliano poteva veder soddisfatta la sua voglia ed allo stesso tempo quella di Roberta. Così, il giorno dopo, quando lei andò a casa sua, dopo i baci e le tenerezze che accompagnano la pace dopo un litigio lui, buttandola lì come per caso, le disse: ‘guarda che ho chiesto per quella cosa ‘ se ti va abbiamo carta bianca’. R: ‘Sul serio? Posso averla?’ G: ‘Puoi farle quello che vuoi e lei lo sognerà la notte successiva. Solo attenta che non puoi farle fare cose che ledano la sua integrità fisica e se ti dice la frase ‘non sono autorizzata a farlo’ sai che quello è il segnale di un limite che non può essere superato’. R: ‘A dire il vero non so se me la sento, dopotutto è comunque un essere umano, non so se sia giusto che io le metta i piedi in faccia, le sputi o chissà cosa potrei farle se mi fa innervosire’. G: ‘Ti capisco e hai ragione, è una cosa che serve a liberare la rabbia repressa, quella che se viene messa da parte poi si accumula e porta ad esaurimenti e ad altri eccessi. Fai bene a fare ciò che hai voglia di fare, non è una cosa che fai per me, è ...