1. Alessandra, la schiava inconsapevole


    Data: 15/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu

    ... troia, sparecchia il tavolo dove Giuliano ed io abbiamo mangiato, lava i piatti e metti tutto a posto. Spicciati che non ho tutto il giorno!’ Mugugnando fra sé e sé, la serva fece come le era stato ordinato. Non era così che voleva servire la Padrona ma’ non poteva certo lamentarsi. Mentre l’inferiore lavorava, Roberta distesa sul divano col cellulare in mano, continuava a chiedersi quanto avrebbe potuto spingersi oltre con Alessandra. Certo, farsi leccare i piedi era umiliante e divertente ma’ dopotutto anche noioso’ Chissà se la schiava avrebbe mangiato lo stesso la pasta se al posto della nutella ci avesse messo quello che voleva farle credere di averci messo. Nel rendersi conto di quanto stesse andando avanti con la fantasia, Roberta si vergognò quasi di se stessa e cercò di pensare ad altro. Tuttavia, quali erano i limiti che la schiava era pronta a reggere. Quali i suoi? Che piega avrebbe preso tutta questa faccenda? Avrebbe potuto condividere la schiava con altre persone? Avrebbe potuto avere altre schiave? Ma soprattutto perché Lei e Giuliano non facevano l’amore? Quest’ultima domanda la sorprese perché non c’entrava nulla con le altre e per di più ne conosceva la risposta: lui la stava aspettando; non voleva farle pressioni ed era pronto ad aspettare finch&egrave lei non fosse stata pronta. O no? La schiava aveva finito il suo compito e Roberta era stanca, voleva il suo Giuliano ora, non quell’essere noioso che obbediva di malavoglia. La fece sdraiare per terra ...
    ... calandole un piede sulla faccia e schiacciandola contro il pavimento. Dopo poco si accorse che non solo la stava schiacciando con tutta la forza che aveva ma che era ormai in piedi con la punta del suo piede destro sopra il suo occhio sinistro. Discese, non disse altro se non la frase convenzionata per congedarla e Giuliano pot&egrave mettere in scena il solito teatrino per simulare il suo ritorno.
    
    Continua… Dopo quel pomeriggio nella mansarda di Giuliano, Roberta, sola nella sua stanza, continuava a ripensare alla straordinaria occasione che le era data di poter calpestare, deridere ed umiliare la ex del suo ragazzo. Aveva smesso di chiedersi come tutto ciò potesse essere verosimile. Le interessava solo sfogare il proprio bisogno di prevaricare chiunque le potesse essere d’intralcio. E poi Giuliano le aveva detto che quella pratica avrebbe giovato ad entrambe: a lui perche gli permetteva di scaricare tensioni legate all’impiego delle sue doti telepatiche, a lei perché ‘secondo Giuliano- le avrebbe permesso di sfogare in privato delle frustrazioni o della rabbia che, se ignorate, avrebbero nuociuto a lungo andare al suo sistema nervoso. E anche se così non fosse stato, lei comunque ci provava via via sempre più gusto. ‘Quindi’ – pensava fra sé e sé ‘ ‘Non c’&egrave nulla di male ed in più mi diverto’. Ma allora cos’&egrave che mancava a quel gioco per renderlo migliore? Sentiva in cuor suo crescere sempre di più la voglia di andare oltre ma l’educazione ricevuta, la morale ...
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