1. La sacristia di don giuseppe


    Data: 14/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Elio84, Fonte: Annunci69

    ... veramente, ma si sentivano forti anche gli odori dei suoi umori, e quel cazzo continuava a pulsare come un matto, come chiedesse di essere mangiato.
    
    Il prete mi lasciò fare, iniziai a gustarmi quel piccolo ma grosso pasticcino, gli leccavo le palle, glielo annusavo e poi tornavo a spompinarlo come se dovessi staccarglielo.
    
    Era buonissimo sapeva veramente di maschio, era il mio prete, era il mio parroco e questa idea, mi faceva scoppiare il cazzo nelle mutande.
    
    Don Giuseppe iniziava a godere, però capii solamente poi cosa voleva, mi prese la testa e alzando le gambe come la ruota di un pavone, mi infilo la testa fra le sue natiche.
    
    "Se vuoi che ti perdono, fammi tuo ragazzo........." disse con voce tremolante e godereccia. Non ci pensai due volte, infilai naso e l'intera faccia in mezzo quel culo pelosissimo e bianco, il sudore era intriso dai suoi umori anali, la prostata gli stava producendo una quantità enorme di lubrificante. Iniziai a leccarlo, a mangiarlo, ad allargarlo con la lingua. Era buonissimo...
    
    Lui godeva come non mai e mi pregò di non fermarmi. Io non resistessi calai i pantaloni e tirai fuori il mio cazzo che era durissimo ormai. Lui quando lo vide esclamò: "Eccolo li lo scettro del potere caro mio, avevo intuito che eri attratto da me, ma non pensavo così tanto! Oggi ne ho avuto la conferma! O adesso o mai più caro il mio ragazzo! Aproffitta e fa contento questo vecchio!"
    
    Glielo infilai dentro con forza con un unico colpo. Don Giuseppe gridò ...
    ... fortissimo, ma non si tirò indietro, io continuai a scoparlo e pompare, finche le sue urla di dolore diventarono di piacere.
    
    Il suo culo era talmente umido e lubrificato dalla sua eccitazione, che ormai lo scopavo a ritmo elevato, le mie palle sudate schioccavano sul suo culo, e mentre gli davo dentro come non mai, iniziai a baciarlo e poi, a leccargli capezzolo per capezzolo, in mezzo ai peli da una parte all'altra, il tutto mentre segavo quel piccolo, ma grosso cazzo come un tappo di damigiana.
    
    Ero al culmine, non ce la facevo più. Lui pregava di continuare, ma io non ce la facevo.
    
    "CONTINUA CONTINUA!" mi urlava, e io gli risposi: "MI PERDONI PADRE NON CE LA FACCIO PIU DEVO SBORRARE!"
    
    E al secondo colpo, iniziai a sborrargli nel culo tutto il mio piacere e il mio miele. Lui sentii la mia sborra calda che gli entrava, e il mio cazzo che pulsava, mi guardo fisso negli occhi e mi intimò: "CHE SPLENDORE!!! COME GODO..... RAGAZZO MI FAI SCOPPIARE!!" "AAHHHH!!" "AHHHHH!" urlò e gemette;
    
    E dal suo cazzo iniziarono a partire dei getti di sborra, ma così tanti, che mi innondarono il petto e i primi due mi arrivarono in faccia.
    
    Velocemente cercai di non sprecare quel ben di dio e glielo presi in bocca, bevendo piu che potevo e pulendolo a dovere. Lui continuava a godere con un espressione di pace e rassegnazione, io stremato ma contento, ripiombai giù e mi distesi sopra di lui, tutto sudato e in mezzo a quei peli, e al caldo del suo corpo trovai un giaciglio in cui ...