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Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 11/10/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... salutato poco prima e i suoi genitori. Vestiva con una canottiera e un paio di pantaloncini molto corti e alquanto attillati che facevano risaltare il sedere. Ci sedemmo a tavola e Cinzia portò una grossa anguria che iniziò a tagliare a fette e a distribuirla tra i vari invitati. La temperatura dentro all’appartamento iniziava a salire e molti invitati iniziavano a soffrire la calura estiva e quindi, terminata l’anguria, decidemmo d’andare nel giardino condominiale. C’era una leggera brezza che sembrava mitigare il caldo opprimente di fine luglio. Uscirono tutti fuori sedendosi sulle panchine che c’erano nel giardino mentre Cinzia iniziò a rassettare la cucina ed io mi fermai per darle una mano. Tra noi due calò il silenzio poi improvvisamente: “Scusami per l’ultima volta …” La guardai basito anche se capii che si riferiva al bisticcio che avevamo avuto qualche mese prima. “Scusata! Ma perché mi facevi tutte quelle domande?” Rimase in silenzio per qualche minuto poi: “Ero gelosissima e non volevo perderti ….” L’abbracciai e senza dire nulla ci baciammo teneramente. Poi uscimmo insieme alle altre persone che ci stavano aspettando. Molto tardi gl’invitati se ne andarono a casa mentre io volli rimanere un po’ di più. Entrammo in casa e ripresi il discorso iniziato prima e interrotto bruscamente. “Ma non potevi dirmelo prima in modo tale che così s’evitava il bisticcio?” “Sì! … Ma non sapevo come tu l’avessi presa …. E poi non ti conoscevo molto bene ...
... ….” Ci guardammo negli occhi e ci baciammo con tanto ardore. Ci sedemmo sul divano e cominciai ad accarezzare il corpo soffermandomi sul viso e poi scendendo sempre di più fino al seno. Iniziai a stuzzicare il seno e poi passai ai capezzoli; Cinzia s’alzò dal divano e andammo in camera da letto; si spogliò togliendosi quel poco che aveva addosso e notai che non indossava il reggiseno e anch’io mi spogliai. Ci distendemmo sul letto. Cinziaera alquanto eccitata, e non tardò a prendermelo in bocca, cominciò leccandomi il glande, per poi passare ai testicoli e poi l’asta e a masturbarmi sempre con maggior veemenza, le misi una mano dentro agli slip e scesi sempre di più fino ad arrivare a toccare la figa già bagnata e lei emise un gridolino di piacere. Interruppi Cinzia che stava facendomi un meraviglioso pompino e la feci distendere sul letto:spostai, di lato, un lembo dello slip e feci uscire le grandi labbra. Leccai lentamente lungo tutto l’interno cosce, risalii per scambiare un bacio passionale poi scesi giù ancora. Con le dita divaricai le grandi labbra e affondai la lingua dentro lei. Subito uscii un gemito e di colpo m’afferrò la testa spingendola verso di sé nel tentativo di avere una penetrazione più profonda con la mia lingua. Leccai intorno alla vagina, anche sopra il tessuto delle mutande in modo che lei percepisse appena lo sfioramento della lingua. Le sfilai il tanga e con il palmo della mano le massaggiai il pube. Durante il massaggio vidi che la vagina era ...