Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 11/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
I primi giorni di febbraio del lontano 1986 venni assunto da una grossa ditta che produceva scarponi da sci A quei tempi era una grossa realtà locale e contava ben sei stabilimenti dislocati nel raggio di quindici chilometri. Venni assunto con Contratto di Formazione Lavoro di ventiquattro mesi che poi veniva tramutato, alla scadenza, in contratto a tempo indeterminato se all’azienda andavo a genio. Io personalmente non ero molto contento in quanto le mie mansioni all’interno dell’azienda erano quelle del semplice operaio in catena di montaggio e la cosa non mi garbava per niente; aspiravo ad un’occupazione più concettuale e soprattutto preferivo un lavoro inerente al mio diploma conseguito alcuni anni addietro.
Iniziai a lavorare molto presto; nell’arco di tempo di una settimana e dopo due / tre colloqui con vari responsabili del Personale, della Produzione ecc … venni assunto ed assegnato al reparto stampaggio dove tramite una macchina dovevo stampare, a caldo, il logo dell’azienda sulla tomaia, in materiale plastico, dello scarpone da sci che poi veniva assemblato in catena di montaggio. Tale lavorazione era da sempre considerata il tallone d’Achille della produzione e diversi operai avevano ricoperto tale posto di lavoro ma con dei pessimi risultati tanto che erano stati destinati ad altre lavorazioni in breve tempo. Non so per quale motivo, ma dopo aver compreso il funzionamento della macchina, i punti di forza e i suoi punti deboli, riuscii a farla funzionare al ...
... meglio e con un alto rendimento. Il responsabile della produzione fu felicissimo e la mia considerazione e la stima all’interno del reparto e dell’azienda salirono parecchio.
Oltre ad avere degli apprezzamenti da parte della dirigenza aziendale ben presto anche gli altri operai vollero conoscermi e capire chi ero e soprattutto come avevo fatto a far funzionare quella macchina infernale che nessuno di loro era stato in grado di far funzionare al meglio. Durante la pausa pranzo ero quasi sempre attorniato da operai e responsabili che con le loro domande cercavano di carpire i miei segreti. Da parte mia cercavo d’essere alquanto generico e fornivo risposte alquanto vaghe e poco circostanziate. Tra la moltitudine di personale che lavorava c’era parecchio personale femminile a cui venivano affidati compiti e mansioni meno gravose. Anche le numerose operaie vollero conoscermi e tra le prime persone che vollero fare la mia conoscenza c’era Cinzia. Era una donna davvero bella, alta 175 – 180 centimetri, volto carino, capelli lunghi , fino alle spalle, castani leggermente mossi, corporatura normale ma aveva un seno con una taglia decisamente sproporzionata che stonava. Penso che avesse un’ottava di taglia ma anche qualche misura di più! Il suo carattere era decisamente spregiudicato e faceva di tutto per mettere in bella mostra il davanzale che Madre Natura le aveva donato. Ogni qual volta un qualsiasi uomo s’avvicinava Cinzia tirava indietro l’esigua pancetta e gonfiava a dismisura il ...