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Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 11/10/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... anni e vorrei dare una festa e mi farebbe piacere invitarti a casa mia! … La faccio sabato sera …”. “Ma certo che accetto l’invito! … A che ora posso venire?” dissi “Verso le 21:00 ma se vuoi anche prima!” “Va bene, ci sarò!”replicai Continuai a lavorare per tutto il resto della settimana. Sabato nel tardo pomeriggio andai ad acquistare un regalo per la persona che compiva gli anni; presentarmi a casa sua senza nessun regalo mi pareva poco carino ed irrispettoso nei confronti della festeggiata. Mi preparai per andare al compleanno; volevo fare una buona impressione di fronte a Cinzia ma anche di fronte agli altri colleghi di lavoro e anche di fronte ai suoi anziani genitori che erano stati invitati. Quindi decisi di vestirmi con un paio di jeans, una camicia azzurra e una giacca blu e poi il cappotto. Arrivai a casa di Cinzia; abitava in un condominio al primo piano poco distante dalla fabbrica dove lavorava; suonai il campanello e lei m’aprì. Per l’occasione indossava un abito rosso acceso alquanto aderente che arrivava poco sopra le ginocchia con un’ ampia scollatura che scopriva oltremodo il decolletè e l’imponente seno, collant neri e scarpe decolletè nere con tacco 10 centimetri. Mi fece i complimenti per come ero vestito ed io contraccambiai; anche se trovavo di cattivo gusto un simile vestito per quell’occasione. Il regalo che le portai fu graditissimo rimanendo un po’ allibita in quanto non se lo aspettava. Arrivati tutti gl’inviati Cinzia incominciò a ...
... servire il dolce che era davvero molto buono accompagnato da del buon vino bianco frizzante. La serata passò tra battute e risate e qualche bicchiere di vino poi verso le 23:00 gl’ospiti alla spicciolata se ne andarono. Volevo andarmene anch’io ma Cinzia mi disse: “Tu non te ne andare via! … Rimani qui ….! Rimasi interdetto non capendo i motivi per cui dovevo rimanere ancora a casa sua. Quando anche l’ultimo invitato se ne andò via Cinzia mi venne incontro e mi mise le braccia al collo. “Sei stato l’unico che mi ha portato un regalo …. Non importa che regalo sia! … Sei il solo che si è ricordato!” Rimasi alquanto imbarazzato per le parole che Cinzia mi aveva appena detto. Cercai di minimizzare quanto successo. I nostri volti erano molto vicini e Cinzia mi baciò sul volto poi non so come mai i baci si spostarono dalle guance alle nostre labbra. Ci baciammo in modo molto passionale; con le mani iniziai ad accarezzare il corpo di Cinzia scendendo e salendo lungo i fianchi. Lei sembrava gradire e ci spostammo sul divano sedendoci. Continuammo a baciarci ed io continuai ad accarezzare i fianchi poi siccome l’eccitazione iniziava a salire spostai le mani dai fianchi al seno. Mamma mia era talmente grosso e voluminoso che non riuscivo a contenerlo nelle mie mani. Sopra al vestito cominciai a toccare il seno delicatamente con piccoli sfregamenti e movimenti che scatenarono intense emozioni che, poco a poco, aumentarono il livello d’eccitazione. Cinzia mi prese e mi portò in ...