Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 11/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... con il pantalone e cappotto nero e andai a prendere Cinzia.Quando la vidi vestita le dissi :
“Meglio che usciamo immediatamente, altrimenti ti salto addosso!”
Si mise a ridere e mi diede un bacio. Avevaindossato, per quell’occasione, un vestito nero con uno spacco posteriore con un’appariscente trasparenza, in tulle, sulle spalle e sul decolletè, calze autoreggenti color carne con riga posteriore e scarpe decolleté nere con tacco di 10 centimetri; era una splendore per gli occhi e avrebbe fatto girare la testa a chiunque.
Salimmo in macchina, il locale era ubicato ad una decina di chilometri dalla casa di Cinzia, mentre conversavamo le arrivò la telefonata di sua mamma, prima di rispondere mi chiese cortesemente di fermare la macchina e di spegnere la radio; rallentai, accostai sul ciglio della strada. Terminata la telefonata ripartii e dopo poco arrivammo al ristorante.
Entrammo nel locale e ci fecero accomodare in una tavolata riservata solo a noi, trovammo anche gli altri operai che avevano aderito all’invito. Io e Cinzia ci sedemmo uno di fronte all’altro. I camerieri iniziarono a portarci gli antipasti e iniziammo a cenare, e ordinai una bottiglia di vino Cabernet. Il cibo era decisamente buono! Proseguendo con le portate arrivarono i primi piatti e poi i secondi. Ordinai la seconda bottiglia di vino. Cinzia parlava e rideva con chi sedeva al suo fianco e mentre stava per terminare anche la seconda bottiglia di Cabernet guardai Cinzia e mi ritrovai alquanto ...
... eccitato, alla chetichella m’allungai accarezzandole con i piedi una gamba. Improvvisamente smise di parlare e mi lanciò un ‘occhiata. Poi riprese a ridere e a parlare; con molta naturalezza si sfilò una scarpa, appoggiò il piede a una mia gamba facendolo risalire fino al membro, che era già duro, adagiandolo. Cominciai a sudare freddo e iniziai a parlare con chi mi stava al mio fianco con nonchalance mail timore di essere scoperti mi faceva ribollire il sangue.
S’avvicinò il cameriere chiedendoci se desiderassimo ancora dell’altro arrosto e fortunatamente c’erano le tovaglie lunghe, che erano perfette per nascondere ciò che noi stavamo combinando sotto il tavolo. Poi non contenta allungò e adagiò anche il secondo piede.
Iniziò a masturbarmi da sopra i pantaloni, me lo prendeva con i piedi e li muoveva ritmicamente, quando arrivò il dessert lo degustava in maniera lenta assaporandolo e nel frattempo m’accarezzava il cazzo prima solo con un piede, poi si strusciava e infine lo riprendeva in mezzo ai piedi, ero completamente in sua balia.Cominciavo a non sopportare più questa dolce tortura erotica; e allora m’abbassai la cerniera, il cazzo era in piena erezione e talmente duro e lungo che non riuscivo neanche a farlo uscire comodamente, dovetti slacciarmi la cintura e sbottonarmi il pantalone.
Me lo prese nuovamente tra i piedi e cominciò a segarmi, guardandomi mordendosi le labbra. Le feci un cenno per farle capire che stavo per eiaculare. Mollò la presa, ed iniziò a ...