Vita e amori miei in ambito lavorativo
Data: 11/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... c’alzammo dal letto e Cinzia andò a lavarsi, terminato m’andai a lavare anch’io il cazzo togliendomi gli umori miei e suoi; mi rivestii e me ne andai a casa non prima d’averla baciata appassionatamente. Ci rivedemmo lunedì al lavoro, Cinzia era felice e raggiante quando mi vedeva, mentre io cercavo di tenere un comportamento freddo e distaccato.Il lavoro procedeva bene; la macchina a cui ero addetto lavorava a pieno regime. Decisi quindi di proporre ai miei superiori qualche modifica alla macchina in modo tale da poter aumentare il rendimento; la cosa fu presa con un po’ di scetticismo da parte dei miei capi. Spiegai le ragioni per cui le modifiche andavano fatte e dopo diversi giorni d’attesa mi concessero solo delle parziali modifiche. Tramite l’officina dell’opificio feci fare le modifiche ma ahimè il rendimento della macchina aumentò solo di qualche decimale di punto. Mi rammaricai parecchio! Però il mio tentativo di migliorare le performance della macchina non passò inosservato alla dirigenza aziendale che mi propose di frequentare un corso, finanziato dalla Comunità Economica Europea, sull’organizzazione aziendale e gestione del personale che accettai ben volentieri. Informai Cinzia, durante la pausa pranzo, che si complimentò del mio operato. Parlammo, ancora, di quanto successo sabato serae capimmo che altre occasioni per poter ancora scopare erano davvero molto molto poche, soprattutto per lei in quanto parecchio impegnata tra lavoro in fabbrica e gestione della ...
... casa, dei figli piccoli e dei genitori alquanto anziani.
Decidemmo quindi di cogliere tutte le poche occasioni che ci capitavano. Passarono diversi mesi senza poter stare insieme poi una mattina entrando in fabbrica notai un volantino, appeso in bacheca aziendale, con cui s’invitavano tutti i dipendenti a una cena di commiato del Direttore dello Stabilimento. Colsi l’occasione al volo e informai Cinzia dicendole che potevamo andare alla cena poi, terminata, stare un po’ insieme. Lei sinceramente era molto titubante, mi disse che non voleva lasciare i figli piccoli in casa da soli e non aveva intenzione di portarli dai suoi genitori in quanto molto anziani ma al contempo aveva voglia di stare con me. Mi disse che sicuramente avrebbe trovato una soluzione magari chiedendo a sua sorella più grande se poteva tenere i suoi figli solo per quella sera. Dopo qualche giorno mi disse che i figli, quella sera, li avrebbe tenuti sua sorella e demmo l’adesione per la cena che si sarebbe tenuta venerdì sera presso un rinomato ristorante che era poco distante dalla fabbrica. L’adesione alla cena fu data anche da altro personale e decidemmo per fare una lunga tavolata in modo da poter scherzare e chiacchierare e passare la serata in allegria. La settimana proseguì in modo abbastanza tranquillo e monotono poi venerdì sera mi preparai,mivestii in modo distinto ed elegante, così indossai una classica camicia grigio chiaro senza cravatta, pantalone grigio chiaro e scarpe nere, pullover in tinta ...