M’s story. Capitolo 2. Al centro commerciale
Data: 18/03/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu
... raggiante.
“Guarda che belle scarpe? Ti piacerebbero'” le chiesi passando di fronte ad una vetrina. “Oh, sì padrone” rispose, ma evidentemente non aveva ancora capito nulla. “Allora, adesso giochiamo alla fidanzata troia con l’amante clandestino” Quando espongo le mie schiave mi piace provocare gli uomini, farli impazzire, per poi magari non concedere niente. Continuai: “Ora ci scegliamo un bel commesso, tu farai un po’ la zoccola con lui e se ti darà il suo numero ti comprerò le scarpe. Bada che non devi chiederglielo però, deve essere lui a proporsi, ok?” Con gli occhioni spalancati si lasciò condurre all’interno. Appena entrati fummo avvicinati da un bel ragazzo sulla trentina, biondo. “Posso esservi utile?” “Si, vorremmo provare quelle scarpe da sera in vetrina” dissi indicando due scarpe nere con il tacco a spillo, molto sexy.
M. si accomodò su uno sgabello defilato ed il ragazzo rimase un attimo interdetto quando capì di avere una buona visuale, seduto più in basso com’era. Anche M. aveva finalmente capito lo scopo di questo esercizio e cercò di ubbidirmi: dischiuse leggermente le gambe. Di sicuro ora dal basso si vedeva bene l’attaccatura della calze e forse qualcosa di più.
Io mi allontanai fingendo di guardare altri articoli ma rimasi sempre a portata d’orecchio, inoltre mi posizionai davanti ad uno degli specchi lunghi fino a terra che ci sono in tutti negozi di scarpe, per vedere cosa succedeva. Il ragazzo era in parte imbarazzato ma ben presto questo ...
... sentimento svanì vedendo il rossore di m: grazie alla vergogna aveva capito che la ragazza si mostrava apposta. Inoltre lo sospettai vagamente feticista per i piedi, in quanto si soffermava forse un po’ troppo nell’aiutarla a togliere gli stivali.
“Va bene, signorina?” chiese alzando lo sguardo, beandosi dello spettacolo, dopo aver infilato la calzatura destra. “Direi di sì, costano molto?” “Beh sì, ma sono di ottima qualità, vuole farle vedere al suo ragazzo?” “Veramente non è il mio ragazzo”, disse lei. “Ah, davvero? Ma guarda… ” disse il commesso con un sorriso allusivo da porco, mentre lei restava zitta e fissava con attenzione un lembo della moquette. “E invece il suo ragazzo ufficiale lo so che lei esce con altri? O forse invece non la vedrà mai indossare delle decolleté così sexy?” “No, no, le vedrà glielo assicuro!”. M. era in visibile affanno, ma il ragazzo fissava ormai apertamente l’apertura delle belle gambe di M. Infilando la seconda scarpina, fece come se faticasse a entrare. “Non le entra bene, eppure è il 37, il suo numero. Mi permette?” E senza aspettare risposta si insinuò un po’ di più tra le gambe di M., come per prendere meglio il piedino. La gonna salì quasi ed M. si ritrovò le parti intime quasi completamente esposte alla vista del commesso. “Oh signorina, sa che ha davvero delle belle gambe? lei è già molto carina e con queste lo sarà ancora di più.” Il ragazzo era rosso in volto e visibilmente eccitato, cosa che si vedeva chiaramente nei pantaloni ...