1. iL PRESTITO


    Data: 10/10/2019, Categorie: Cuckold Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu

    ... pochino.. “Prenditelo tutto, troia, voglio sentire il tuo naso sulla pancia e le tue tonsille sulla mia cappella!” Se il servizio dev’essere così accurato qualche difficoltà mi sa che mia moglie la proverà.. E’ ovvio che le avrà messo le mani dietro la testa, si sente qualche verso, a metà tra un conato e l’ ansimare di chi non riesce ad avere abbastanza aria… La cosa va avanti per un po, poi come nel più bieco dei racconti pornografici la fatidica frase: “Preparati, troia, sto per sborrarti in gola è tuo preciso dovere ingoiare tutto fino all’ultima goccia!” Franca non era precisamente un’esperta della gola profonda tanto meno le avevo mai chiesto di ingoiare quello che, peraltro raramente, le eiaculavo in bocca, quindi quello che potei sentire fu abbastanza comico: un misto di colpi di tosse, conati di vomito, ansimi e sospiri accompagnarono la prima sborrata di Fulvio dentro una cavità di mia moglie, ma eravamo d’accordo che non le avrebbe fatto pesare l’ ovvia inesperienza, per cui tutto quello che potei sentire subito dopo fu il rumore di qualcuno che si lasciava cadere sul letto. Secondo il programma che avevamo concordato, a questo punto a Franca, o meglio “quella troia di Franca” sarebbe stata sottoposta ad una minuziosa ispezione fisica: infatti dopo pochi minuti sentii la voce di Fulvio: “Bene, troia, alzati e fatti guardare bene: che misura porti di reggiseno? “ “ la quarta, Signor Fulvio” “Bene, mi sembra una misura adatta ad una troia come te: abbastanza grosse ...
    ... da dare nell’occhio e controbilanciarti il culo e abbastanza piccole da poter essere contenute nelle mie mani, magari strizzandotele un po…” Sapevo che a quel punto Fulvio avrebbe dapprima soppesato le tette di mia moglie, facendosele sobbalzare tra le mani, in un atteggiamento più da mercante delle vacche che da amante, e la cosa era stata proprio pensata per farla sentire una merce al mercato, poi le avrebbe girato intorno e gliele avrebbe afferrate da dietro, strizzandogliele come le aveva preannunciato: Franca superò la prova senza fiatare. Dal mio nascondiglio potevo sentire Fulvio trafficare con la sua borsa da cui sapevo che avrebbe estratto una tavoletta di legno lunga circa 80 cm con due anelli di velcro alle estremità da fissare tra le caviglie di Franca, così da impedirle di chiudere le gambe, quindi con una lunga penna di fagiano iniziò a solleticare la figa di Franca: benché potesse sembrare che mia moglie fosse in una situazione che psicologicamente non doveva essere certo favorevole a farla eccitare, in realtà la stimolazione con la penna dopo qualche minuto doveva essere diventata fortemente eccitante, perché potevo sentire Fulvio che commentava i movimenti di mia moglie: “Ehi troia, mi sbaglio o stai cominciando ad andare su di giri? Ti piace essere con le gambe larghe mentre il Signor Fulvio ti stuzzica la fregna? Eccerto, perché alle troie come te piace essere obbligate a subire certe cose, così non si sentono in colpa, vero, porcona? Bello dover subire un ...
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