L'approdo di un matrimonio felice - 2/6 - il contrasto interiore
Data: 05/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: jakibono, Fonte: Annunci69
... che ti chiedo Omar, da qui in avanti, è di giocare a carte scoperte. Nel senso che ormai noi ci conosciamo e credo che siamo entrambi persone intelligenti. Ti presenterò mia moglie ma tu dovrai presentarti per quello che sei realmente, come faremo noi. Nessuna bugia. Se come penso andrà in un certo modo, rimarremo comunque amici”.
Il sabato al centro commerciale ero nervosissimo. Eravamo con i ragazzi, avevamo pranzato e si erano fatte ormai le 15. Ci sedemmo al bar occupando un tavolo grande per prendere il caffè. Alice era vestita normalmente, curata come al solito. Non c’era alcuna occasione speciale. Aveva un jeans attillato ed una camicia. Era metà maggio e cominciava a fare caldo. Un sandalo con un tacco basso ai piedi. Aveva accavallato le gambe e sorseggiava il caffè, quando all’improvviso:
“Ciao Alberto, che piacere vederti. Quanto tempo. Mai mi sarei aspettato di incontrare qualcuno di conosciuto qui”. Io finsi stupore, mi alzai e lo salutai stringendogli la mano. “Ciao Omar che sorpresa, come mai da queste parti? come stai?”. Dopo un po’ di convenevoli, lo pregai di accomodarsi con noi a prendere un caffè insieme. Gli presentai mia moglie che era rimasta un po’ perplessa e non capiva chi fosse il tipo. “E’ stato un nostro cliente in passato, abbiamo lavorato su un progetto insieme qualche anno fa. Forse te ne avevo pure parlato”. Alice fece uno sforzo per ricordarsi, ma poi rinunciò e continuò a sorseggiare il suo caffè immersa nei suoi pensieri. Parlammo ...
... un quarto d’ora io e lui, fingendo di ricordare il periodo di contatto professionale.
“Sono tornato qui a Milano per un po’, la mia famiglia è giù in Toscana e sono praticamente solo, non conosco nessuno. Se vuoi ti chiamo una volta per prendere una birra insieme e ricordare i bei tempi. Ti ricordi le partite a calcetto? Mi farebbe piacere, ho ancora il tuo numero”. “Certo, chiamami, ci vediamo presto”. Salutò me ed Alice e se ne andò “Ma chi era questo qui, non l’ho mai visto e non mi sembra che tu me ne abbia mai parlato”. “No, nessuno, un tipo con cui sono uscito qualche volta un po’ di anni fa. L’ho coinvolto a calcetto. Era un cliente importante, ma poi è andato via subito perché ha cambiato lavoro, ha più o meno la tua età quindi all’epoca era molto giovane”.
Nei giorni successivi chattavo regolarmente con Omar. Mi aveva scritto che Alice le era piaciuta moltissimo dal vivo, più che in foto. Cominciò ad essere sempre più audace con la fantasia nei suoi confronti. “Vedrai che ci riuscirò, ne sono convinto, mi hai già dato molte informazioni utili su di voi. Era quello che mi serviva. Non è quello che vuoi?”. Mi chiedeva. Ed io avevo le pulsazioni che aumentavano a quelle parole. “Tu fai quello che ti dico e tra poco vedrai che la tua fantasia diventerà realtà e sono convinto che anche a lei piacerà tantissimo”. Qualche giorno dopo mi invitò per una birra e mi chiese di dirlo ad Alice che uscivo con lui. “Mi raccomando, non fare tardi amore” mi disse lei.
Ci ...