L'approdo di un matrimonio felice - 2/6 - il contrasto interiore
Data: 05/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: jakibono, Fonte: Annunci69
Nelle settimane successive ripresi la chat con Omar. Cominciammo a conoscerci meglio. Era un tipo veramente interessante e sembrava molto disponibile. Avevo capito che mi potevo fidare, era riservato e mi ero aperto e lui aveva ricambiato. Fu il primo a cui diedi il mio numero di telefono per chattare meglio su whatsapp. Ricordo il trambusto interiore quando decisi di farlo, mi sembrava un passo enorme, ma pensai che tanto avrei potuto bloccarlo in qualsiasi momento. Cominciammo a parlare sempre di più di Alice. Gli parlai dei suoi interessi e delle sue passioni. Gli confessai le nostre problematiche sessuali. Gli raccontai nel dettaglio la mia fantasia erotica di vedere mia moglie scopata da qualcuno che la soddisfacesse davanti ai miei occhi e che desideravo tanto che mi cornificasse con un giovane molto dotato. Stavo raccontando ad uno sconosciuto molti nostri dettagli personali, senza avere un’idea precisa di dove concretamente saremmo andati a parare.
Ricordo che l’eccitazione maggiore fu quando gli chiesi delle foto del cazzo. Me ne mandò una mentre si stava segando. Era enorme. Mi sborrai nelle mutande. Era almeno 23 cm se non più e quasi non riusciva a prenderlo tutto per quanto era grosso. Mi si seccò la bocca. Poi mi mandò alcune sue foto normali. Era un uomo piacevole fisicamente. Alto 1,80 circa, snello ben messo, portamento elegante. Certamente sarebbe potuto piacere anche ad Alice. Mi chiese delle foto di Alice e gliele inviai, ovviamente oscurandole il ...
... viso. “Alberto lo sai che mi sta eccitando tanto questa situazione. Si vede che Alice è una moglie molto pudica, ma io la immagino come sarebbe con il mio cazzo in mano e questa idea me lo fa indurire”. “Pure io Omar, ho questa immagine e non puoi credere come mi piacerebbe che si realizzasse. Mi sto segando mentre ti scrivo. Ma non credo possa mai accadere”. Mi ero fatto travolgere da questa situazione, non riuscivo più a fermarmi con la testa, mi eccitavo al pensiero di mia moglie alle prese col cazzo di Omar. Fui io in primavera inoltrata a chiedergli di vederci per un aperitivo, infrangendo un’altra barriera.
Ci incontrammo in un bar del centro. Mi confermò l’impressione che mi aveva fatto dalle foto. Era un uomo attraente che dimostrava meno dell’età che aveva. Capelli ancora scuri, anche lui ricci. Carattere da maschio alfa anche nelle espressioni del viso. Mi parlò sapendo che aveva lui il pallino del gioco. Gli feci vedere delle foto in chiaro di Alice sul mio cellulare. “Tua moglie è una gran bella figa, tanti complimenti veramente Alberto” mi disse ed io ne fui orgoglioso. Mi disse che aveva tempo libero la sera durante la settimana perché non conosceva nessuno a Milano e che ritornava a casa dalla moglie solo una volta ogni 15 giorni. Il fatto che avesse famiglia anche lui mi aveva tranquillizzato fin dall’inizio.
Di getto mi fece una proposta che mi colse impreparato e mi mise in subbuglio lo stomaco. “Alberto cosa ne dici se trovassimo una occasione per vederci ...