1. TORINO-CHIERI-TORINO Cap.1 Tania


    Data: 20/01/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... preferisco non privare i miei partners, uomini o donne, del piacere di scoprire la mia passerina separando i peli che la ombreggiano, e io le fichette delle amiche con le quali di tanto in tanto mi diletto.
    
    Spinsi maggiormente premendo la mia fica contro quella di Tania in un bacio umido, entrambe ci sollevammo sulle braccia per guardarci, accarezzando i nostri seni senza smettere di strofinarci i sessi, cercando ognuna il clitoride dell’altra. La cosa che amo in modo particolare con Tania ma anche con le altre è sentire la coscia che nei suoi movimenti accarezza il mio culetto quasi a volerne aprire le natiche mentre ognuna afferrata la caviglia dell’altra ne tira la gamba in modo da stringere fra i seni i polpacci per poi prendere in bocca, e leccare, e succhiare ad una ad una le dita dei piedi; una raffinatezza che solo le donne sanno praticare.
    
    Tutto questo lo facemmo gli occhi negli occhi per non perdere nulla delle sensazioni che ci procuravamo, non vergognandoci di dirci parole dolci e sconce perché tutto veniva sublimato dal piacere che provavamo, poi lentamente ci districammo portando ognuna di noi le dita ad accarezzarci la fica in una lenta masturbazione senza smettere di fissarci.
    
    – Hai uno strapon. . . hai quello strapon?chiesi ricordando il piacere che ne avevo ricevuto quella volta al club e come entrambe avevamo goduto.
    
    –Non servirebbe. . . fra neanche un’ora dovrebbe arrivare Andrea.
    
    Arrossii pensando al significato sottinteso in quelle parole ...
    ... e per nascondere la mia confusione abbracciai di traverso la mia compagna coprendo la sua bocca, poi le mie labbra scesero lungo la sua gola, i suoi seni, baciando e leccando prima uno poi l’altro, incoraggiata dalle mani sul mio capo che guidavano i miei movimenti e appena le mie labbra ne incappucciarono i capezzoli Tania fece udire il primo sospiro di piacere.
    
    Poi sentii la sua mano scendere lungo le mia schiena le mie reni accarezzare il mio culetto, insinuarsi all’interno delle mie cosce socchiuse e afferrata una di queste cercare di attirarmi sopra di lei. Non mi feci pregare e salii cavalcioni sopra il suo busto rivolta vero la macchia di peli che impreziosiva il suo pube poi con un solo movimento offrii la mia fica alla sua bocca e appena mi feci leggera sentii la sua lingua separare le mie labbrette e. . .
    
    Mi abbattei in avanti, il viso nella morbidezza delle sue cosce spalancate in un appassionato sessantanove. Non voglio qui descrivere un’attività che tutti conosciamo e che pratichiamo secondo quello che la nostra libidine ci suggerisce. Personalmente amo iniziare con il coprire con la bocca la vulva della mia compagna assaporandola come fosse una bocca, spingendo la lingua e muovendola come a cercare un’altra lingua che naturalmente non trovo ma trovo e assaporo il nettare che secerne la vagina che ho saputo eccitare e scopro la dura consistenza del clitoride, che è diverso per ogni donna come diverso è il cazzo in ogni uomo.
    
    Con Tania trovai incollati al ...