1. TORINO-CHIERI-TORINO Cap.1 Tania


    Data: 20/01/2018, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    Ero partita alla volta di Torino contando di trovare pronta ad accogliermi la mia amica Tilde con la quale avevo trascorso dei momenti molto piacevoli una quindicina di giorni prima o giù di li; rimasi quindi delusa quando dopo essermi immersa nel traffico di questa bella città e dopo aver trovato a fatica un parcheggio, naturalmente a pagamento, scoprii le serrande della sua boutique abbassate. Ricordando che era Lunedì e al mattino il suo negozio rimaneva chiuso, percorsi a piedi il tratto di strada che mi separava dalla sua abitazione, ma anche lì grande delusione, Tilde non era in casa e non c’era neanche nessun ‘nipote’ come lei chiama gli studentelli tedeschi che usa ospitare.
    
    Un bel contrattempo d’avvero, e adesso che faccio? Sulla strada che porta a Moncalieri vi era un Bed & Breakfast che conoscevo, ripresi quindi la mia macchina e vi andai, almeno quello era aperto. Mi sistemai, feci una doccia, poi vedendo che erano le 13 passate, mi recai a mangiare qualcosa ad una tavola calda lì vicino. Mentre pranzavo mi venne in mente che forse potevo mettermi in contatto con Tania e Andrea i quali anche se lavoravano sarei riuscita a beccare nella pausa pranzo, così telefonai. Al lavoro vi era soltanto Andrea in quanto Tania aveva preso una settimana di ferie.
    
    – Sto partendo per la nostra casa di Chieri, perché non vieni con me? Andrea lavora ma mi raggiungerà verso sera.
    
    Naturalmente accettai, Le diedi l’indirizzo del locale e dopo una ventina di minuti Tania mi ...
    ... raggiungeva in tempo per prendere insieme il caffè.
    
    Le raccontai del mio non litigio, anzi del rancore che mi aveva indotta a scappare dal mio compagno e adesso. . .
    
    – Forse hai esagerato ma gli uomini non devono dare tutto per scontato e riflettere pensando che un certo comportamento può ferire. Se dovesse cercarti e lo farà di sicuro, non farti troppo pregare. Adesso non ci pensare, perché non approfitti di questa pausa per concederti un po di relax?
    
    Tania era sempre bella, della bellezza inconsciamente provocante che hanno le slave; anche in quella tenuta estiva volutamente dimessa: pantaloncini comodi beige, camicetta bianca e scarpe da ginnastica. La camicetta benché chiusa sul davanti una volta salita in macchina ne sbottonò i primi bottoncini credo a mio beneficio, facendomi intravvedere i seni che erano come li ricordavo, belli e morbidi, era veramente desiderabile.
    
    La casa di Chieri era in realtà una villa con parco, cinta tutt’attorno da un muro; alti alberi si riflettevano in di una piscina con, quasi a ridosso della casa, alcuni tavoli con lettini da spiaggia e ombrelloni dagli allegri colori.
    
    Entrammo in casa, Tania me la fece visitare; cucina, salone, sala con bar e biliardo. Aprì le finestre facendo entrare luce; al piano superiore, due camere matrimoniali completamente arredate, inoltre, un bagno e un salotto.
    
    Dal cassetto di un comò estrasse diversi costumi da bagno e mi porse un due pezzi, poi ripensandoci, rimise nel cassetto il reggiseno e ...
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