Medico dello sport 2º parte
Data: 30/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... labbra.
“dai Lilly, ringrazialo, dagli un bacio”.
Tenevo la bocca chiusa, odiavo quel maledetto,avrei voluto dargli un morso.
“ah è così,ingrata puttanella”.
Prese nuovamente il naso con due dita, stringendolo, dovetti aprire la bocca.
“forza succhialo un po’ e dagli un bacio”.
Feci quello che voleva, purchè tutto finisse, fu soddisfatto.
Si rimise i boxer i pantaloni e il camiciotto con naturalezza come se niente fosse accaduto.
Andò al carrello dei medicinali, prese una garza e del disinfettante e con delicatezza, almeno questa volta, mi medicò con cura, prese un barattolo di pomata e unse ben bene il buco, introducendone un poco all’interno.
“questa ti farà passare il dolore e poi non c’è nessuna lesione, sono un bravo inculatore”.
Mi liberò le gambe, scesi dal lettino, faceva male, meno di quello che temevo o forse non volevo sentirlo, volevo scappare da li.
Ci misi un momento a trovare l’equilibrio.
Mi diressi a passo malfermo verso lo spogliatoio per rivestirmi, non prima di aver raccolto le mutandine e il reggiseno.
Lui si era riseduto alla scrivania.
Ritornai nell’ambulatorio, alzo la testa.
“tutto a posto, signorina, sentirà ancora un pò di dolore, ma passerà tutto, se avesse bisogno di qualcosa, mi chiami o venga nel mio ambulatorio privato, tenga, il mio biglietto da visita e il nulla osta per l’attività sportiva, adesso può andare, ah!, se crede di andare a denunciarmi, faccia pure, sarà la mia parola contro la sua, ...
... oltretutto lei la verginità è da un pezzo che l’ha persa, perciò, creda a me, pensi di aver fatto all’amore con uno dei suoi compagni il quale ha voluto romperle il culo, faccia così, eviterà una montagna di guai“.
Presi il foglio e prima di uscire trovai il coraggio di sputargli in faccia.
“la cosa non finisce qui”.
Si mise a ridere.
Senza più dire altre parole e con le lacrime agli occhi uscii da quella stanza, la risata mi seguì fino all’uscita dell’istituto, l’aria fresca mi accolse, ma non servi a nulla, mi sentivo sporca dentro e fuori.
Sfinita recuperai il motorino ero decisa di andare al comando dei carabinieri
Cosa feci invece?.
La voglia e la determinazione di andare a denunciarlo era grande,mi avviai in quella direzione, ma mentre mi avvicinavo, vidi davanti agli occhi quello che sarebbe successo e le conseguenze, avrei avuto, mamma e sicuramente zia dalla mia parte, ma fino a che punto avrebbe potuto spingersi? fino a che punto sarebbe stata disposta a rovinarsi la carriera? fino a che punto l’avrebbe vinta contro persone più importanti di lei? sarebbe stata la mia parola contro quella del figlio di una potenza economica della città, per non parlare della carica politica che aveva a Roma, tanto per farvi un’unidea era quasi tutti i giorni sulle prime pagine dei giornali,avrei subito degradanti visite, umilianti domande e alla fine avrebbero detto che lo avevo provocato.
Pensai a papà e al suo incarico di comandante, al nonno con la sua ...