1. Siblings (parte 1)


    Data: 29/09/2019, Categorie: Incesti Autore: Mr_Simon_Says, Fonte: EroticiRacconti

    ... rotta dal fiatone:
    
    “Ho vinto, sorellina”
    
    “Non ancora” lo ribeccò lei, allungandosi con l’unica parte mobile rimastale a disposizione, il collo, e leccandogli rapidamente le labbra carnose. Il fratello schizzò via, con la schiena contro il muro cercando di pulirsi il viso con il dorso della mano.
    
    “Ahhh, che schifo” si lamentava
    
    “Ora ho vinto” esultò lei festante, prima di riafferrare il portatile “Dai vediamo il film”
    
    I due restarono accoccolati fianco a fianco nel letto di lui mentre la luce, proveniente dalla finestra della camera diminuiva gradualmente fino a scomparire. Giacere al fianco caldo di suo fratello, con la felpa di lui addosso le piacque. A breve si sentì al sicuro, più a casa di quanto si sentisse mai. Si abbandonò a quella sensazione, lasciando Erin Brockovic come niente più di un indistinto sottofondo fin quando, ad un tratto, si addormentò.
    
    Sognò che si trovava su una barca, erano soli in mare aperto, lei e Jasper, sotto un tiepido sole mitigato da una leggera brezza. Erano anche nudi e, soprattutto, bellissimi. Si stiracchiavano alla luce come pigri gatti randagi, spalmandosi una sopra l’altro, scivolando l’uno sull’altra, rotolando addirittura, mentre si scambiavano scorze di agrumi, passandosele con soffici baci. Poi d’un tratto, il sognò cambiò. Il sole sparì, nubi oscure presero in ostaggio il cielo ruggendo minacce. I fulmini squarciarono l’aria detonando roboanti tuoni. Si levò un vento talmente potente da sollevare il mare intero. ...
    ... Elizabeth vide suo fratello cercare di liberare la barca dall’acqua che stava imbarcando, decisamente in mano. D’un tratto, un muro si sollevò in mezzo alla burrasca, o meglio, un’onda. Di dimensione colossali, quella regina dei flutti si abbatté sulla loro imbarcazione, spezzandola di netto. La ragazza riemerse dall’apnea nel mezzo del mare, illesa ed aggrappata ad un relitto… ma sola. Di suo fratello non c’era traccia alcuna. Forse l’oceano poteva aver restituito lei, ma di certo sembrava essersi preso lui. Alzò gli occhi al cielo per gridare la sua disperazione ma tutto ciò che vide fu il lampo e poi…
    
    Il tuono esplose una frazione di secondo prima che Lizzy aprisse gli occhi. Le ci volle qualche istante per fare mente locale e capire dove si trovasse. Dal letto di suo fratello poteva vedere la finestra della camera, bersagliata da migliaia di goccioloni che sembravano mimare il suono di una mitragliatrice. I rimbombi delle nubi riempivano l’aria, anticipati da fuggevoli bagliori della durata di un battito di ciglia, come se una divinità dispettosa accendesse il sole solo per un attimo prima di rigettare costantemente il mondo nell’oscurità, ma il suono più terribile era l’ululato del vento. Stridulo e costante, faceva accapponare la pelle fino ad insinuarsi all’interno delle ossa. Lizzy aveva sempre odiato le tempeste, ma questa volta non aveva paura. Sapeva di trovarsi nel letto del fratello. Si era sempre rifugiata lì ogni volta che il cielo era sceso in guerra, da che ...
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