1. Siblings (parte 1)


    Data: 29/09/2019, Categorie: Incesti Autore: Mr_Simon_Says, Fonte: EroticiRacconti

    ... stretti forte al suo petto, nella speranza che, prima o poi, il peggio passasse.
    
    Già, suo fratello, più grande di lei di appena un anno e più alto di non più d’un paio di pollici, quello stesso giorno era diventato l’unico uomo rimasto nella sua vita. La frequenza dei tipici litigi e le gelosie dell’infanzia era crollata esponenzialmente fra loro, lasciando spazio ad un rapporto più caloroso e protettivo. Certo, Jasper la prendeva ancora in giro e fingeva di indispettirsi quando lei usava le sue cose, ma non si arrabbiava mai sul serio con lei ed era sempre molto protettivo nei suoi confronti, specie a scuola, che fino all’anno precedente, prima che lui cominciasse l’high school, avevano condiviso, dove nessun ragazzino poteva pensare di avvicinarsi a lei e dove nessuna ragazzina si permetteva di sparlare alle sue spalle, pena l’ira del quarterback della squadra d’istituto, al terzo anno nettamente la figura più popolare di tutto il corpo studenti.
    
    Apparteneva a lui la felpa che Elizabeth indossa in quel momento, mentre scrutava le onde, accese dal fuoco ancor più vivido di un sole che, al tramonto, si immergeva inesorabile nei flutti atlantici. Grigia e morbida, con lo stemma della Grey Rock High School marcato in oro sul petto, era talmente larga che la ragazza poteva infilarci le ginocchia all’interno, in modo da riscaldare anche le gambe, coperte solo dai sottili shorts verdi e bianchi da cheerleader che lasciavano il retro delle sue cosce a diretto contatto con ...
    ... la fredda superficie degli scogli. Attese che l’ultimo raggio dell’astro morente si spegnesse nel mare prima di voltarsi e fare ritorno a casa. Era, quello, una sua sorta di rituale: le piaceva osservare i tramonti e le piaceva farlo sulla riva. Una parte di lei scrutava con timoroso rispetto quell’indomabile manifestazione della natura mentre un’altra, più piccola ma che pure esisteva, sognava, non si sa quanto consciamente, di avvistare all’orizzonte, proprio allo spegnersi dell’ultima luce, un’imbarcazione di ritorno verso riva.
    
    Casa era un edificio a due piani costruito a meno di cento metri dal mare e ad un miglio dall’abitazione umana a loro più prossima, con pareti di legno verniciato di rosso incrostato dalla salsedine a cui erano ancora appese vecchie reti da pesca. Lizzy notò che la tavola era stata sparecchiata da poco dai piatti della cena che aveva consumato circa un’ora prima con suo fratello e sua madre. Quest’ultima si era accoccolata sul divano infeltrito e si trovava assorta nella lettura di un vecchio romanzo alla tremolante luce di varie candele profumate. La ragazza la osservò appoggiandosi con una spalla allo stipite della porta.
    
    A trentacinque anni mozzava ancora il fiato, una donna all’apice della propria bellezza, proprio a un passo dal lento appassire che l’avrebbe condotta alla vecchiaia ma ancora irradiata dalla luce che la aveva accesa nella più tenera gioventù. I capelli erano di pura fiamma, come quelli della figlia, sebbene talora dalle ...
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