" l'ansia del cuckold "
Data: 28/09/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... toilette.
Da fuori gli chiesi se voleva un caffè e, al suo assenso, lo aspettai in cucina.
Era andato dal barbiere: capelli, rifilatura della barba fatti di fresco e sapeva di un buon dopobarba.
Mi raggiunse in cucina e mi si sedette di fronte.
Gli porsi la tazzina e lo zucchero.
"Si sono chiuse dentro, intanto ho bisogno di darmi una rinfrescata, non è..."
"Certo, vieni ti do un accappatoio e fai come se fossi a casa tua" intervenni.
"Ti vedo perplesso; ci hai ripensato..?"
Non risposi, ma, quasi a rinnovargli il mio consenso, presi dall'armadio un accappatoio fresco di bucato.
"Vieni, gli abiti li puoi poggiare qua" e lo condussi nella cameretta dei ragazzi.
Si spogliò davanti a me e, ordinatamente, piegò i pantaloni e mise giacca e camicia sul bracciolo della sedia dello studiolo. Rimase in mutande.
Era davvero un bell'uomo, alto più di me e con una leggera pancetta che gli dava davvero un aspetto maturo e allo stesso tempo sexy.
Sul petto, una consistente peluria scendeva dal centro fino a giù a raggiungere i genitali. Il pacco dentro le mutande era stato valutato molto bene da Nicoletta: aveva davvero trovato il suo EXTRA LARGE.
Impiegò una decina di minuti e, uscendo dal bagno, in accappatoio, diede un rapido sguardo alla stanza, preparata per gli sposi.
Un sorrisetto di ammirazione per il lavoro svolto dalle donne e ...
... poi:
"Che dici mi rivesto o l'aspetto così?"
Non ebbi modo di rispondere che suonarono alla porta.
Lo feci accomodare in cucina ed andai ad aprire.
Nicoletta, sotto il braccio di Rosa e di Eliana, varcò la soglia.
Era un incanto; sembrava davvero una sposa.
I capelli erano fermati dietro la nuca con una forcina a pettine, lasciando scendere due ciocche a coprire le orecchie.
Gli occhi truccati e le ciglia allungate davano allo sguardo una maliziosa sensualità.
Niente rossetto. ma solo un lucidalabbra metteva in risalto le sue bellissime labbra.
Indossava una vestaglietta bianca, trasparente e sotto... niente: nuda come madre natura l'aveva fatta.
Rosa ed Elvira me la offrirono e, come in un rito, vollero che fossi io ad accompagnarla, e a donarla a Roberto, al loro uomo.
Ero sconvolto, ma non dissi nulla; come un automa feci tutto come da loro progettato.
La presi sotto braccio e, come tanti anni prima, qualcun altro aveva fatto per me, la condussi all'altare della lussuria, dove un nuovo uomo doveva infondere novello piacere al suo corpo ed alla sua mente.
Roberto, che sprizzava felicità da tutti i pori, l'accolse tra le sue braccia e, baciandola sulla bocca, la prese in braccio e la portò nella "nostra" camera da letto.
Con il capo chino, chiusi la porta e mi accomodai in salotto, insieme alle altre due cornute.
(Continua)