1. " l'ansia del cuckold "


    Data: 28/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... voluto chiavarla immediatamente, ma dovevo prima eseguire il lavoro che mi spettava, per cui, ancora vestito, tuffai la testa tra quelle splendide cosce e intrufolai la lingua nella sua vagina, ricolma di profumatissimo nettare.
    
    Ogni volta che la mia lingua entrava in lei, rispondeva con un sobbalzo in avanti.
    
    Riuscii ad abbassarmi i pantaloni a mezza gamba e scivolai su di lei.
    
    Entrò tutto dentro senza nessun ostacolo e cominciai a pomparla con una certa energia e, forse, con malcelata rabbia.
    
    Ero felice della sua felicità, ma un pizzico di gelosia albergava, sempre, nella mia mente.
    
    Smaniava e si muoveva come una sinuosa pitonessa.
    
    Quel suo ancheggiare mi permetteva di far quasi roteare il mio cazzo nella sua figa.
    
    Era stravolta, con gli occhi fissi e le labbra serrate.
    
    Stava venendo e le contrazioni del suo utero si trasmisero alla mia verga, così che, urlando, venimmo assieme.
    
    Credo di averla allagata di sperma. Sebbene tappata ancora dal mio cazzo, un rivolo denso stava colando dalla sua figa.
    
    Eravamo tutti e due senza forze.
    
    Fu lei a spingermi di lato e si mise a sedere sulla sponda del letto. Dopo qualche attimo di silenzio, guardandomi negli occhi disse:
    
    "Domani e dopo domani niente sesso".
    
    "Perché?" chiesi
    
    "Roberto vuole che, fino a sabato, mi astenga da ogni tipo di rapporto sessuale, finanche solitario. Egli farà lo stesso" rispose.
    
    "E quando te l'ha comunicato?" chiesi un tantino contrariato
    
    "Fuori al terrazzo, ...
    ... quando ci siamo salutati."
    
    "Senti, amore...." non mi fece finire la frase, mi mise la mano sulla bocca per non farmi continuare e, rassicurandomi, aggiunse:
    
    "Stai tranquillo, è tutto sotto controllo: amo solo te e solo con te voglio restare".
    
    Sia il giorno dopo che il venerdì non vedemmo nessuno dei tre.
    
    Anche Nicoletta si meravigliò, tanto che la sorpresi più volte ad origliare dietro la porta d'ingresso.
    
    Ma il sabato mattina, poco dopo le nove lo squillo del citofono ci prese di sorpresa.
    
    Non aspettavamo nessuno, per cui corsi io a rispondere.
    
    Era il ragazzo del fioraio. Aprii il portone e in un paio di minuti era fuori la porta.
    
    "Buongiorno! Per lei" e mi consegno un fascio di rose rosse.
    
    Presi dal portafogli una banconota e la offrii al giovane.
    
    Nicoletta spiava da dietro la tenda e, quando chiusi la porta, si avvicinò.
    
    Le passai il biglietto, rigorosamente chiuso, che accompagnava i fiori, e lei con le mani che le tremavano per l'eccitazione lo prese.
    
    Era ovvio il mittente, ma lei ebbe un attimo di esitazione; poi si decise e l'aprì.
    
    Tante parole gentili e ad effetto per esaltare la bellezza della mia donna; il desiderio che sprigionava in lui, con un riferimento al tempo che non passava mai, e concludeva "Ti prego mettile nella "nostra" camera da letto".
    
    Facemmo colazione in silenzio, poi mi ritirai in bagno per le mie cose, mentre lei continuava a sfaccendare in camera ed in cucina.
    
    Ero eccitato, nonostante avessi fastidio per ...
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