Lisa o del piacer d’essere schiava
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Lusignano, Fonte: RaccontiMilu
... voltò un istante, per tornare subito dopo a guardare negli occhi la donna, come a cercarvi chissà quale risposta. “Ma soprattutto, perché stiamo parlando di Raffaello?” chiese la donna; “Ma lo sai che siamo fatti male allo stesso modo. Dopo un po’, un certo sesso ci appare disgustosamente saporito e dobbiamo sbattere la testa su qualcosa di delicato e grazioso. Abbiamo bisogno di questi contrasti e dove trovi la più pura e lieve grazia se non nell’arte? In Te?” “Ah ah ah ah! Sei per metà un poeta romantico e per metà un monello strafottente, ma ti voglio bene.” “Anch’io” concluse il giovane, baciandola.
Intanto, alle loro spalle, l’uomo continuava a sfondare Lisa, ormai travolta da folli e agognati orgasmi. Ad un certo punto l’uomo la ributtò a terra e dopo averle assestato due ceffoni le infilò il cazzo fino in gola, rovesciandovi un getto di sborra che, più o meno, ingoiò.
Oplà, che soave delicatezza.
Passarono tanti minuti e tanti baci, prima che il padrone si girasse a controllare i due corpi ansanti distesi sul pavimento. L’uomo aveva un’espressione decisamente beata sulla faccia, anche se il suo respiro era paurosamente affannoso. Lisa invece era rannicchiata ai piedi del divanetto, sembrava svenuta, ma in realtà era semplicemente persa in un delinquio di piacere e follia. Le diede qualche calcetto per farla riprendere, ma ottenne solo dei mugolii, perciò si sedette al suo fianco abbracciandola.
Mentre la proprietaria del locale, con discrezione, ...
... allontanava il quarantenne, il giovane si fermò a rimuginare sulla sua cagnolina, guardandola un po’ stupito. Perché, in realtà, non riusciva ancora a capacitarsi che qualcuno potesse godere di quei trattamenti e avrebbe voluto indagare a lungo in quell’animo che per lui rappresentava un affascinante mistero.
Lo colpì in particolare quell’espressione così serena e compiaciuta che si palesava sul volto di Lisa, un volto arrossato e imbrattato dal trucco sfatto e mescolato a lacrime, saliva e probabilmente sperma. Per la carità, la vista di quell’impiastro non era propriamente affascinante, eppure non potè non notare la grazia dei lineamenti che traspariva indomita sotto i resti delle folli ore precedenti.
Lisa, invece, stava ripercorrendo le ultime ore come una fanciulla che non vuole svegliarsi e prova a rivivere le gioie appena sognate; perché quello che aveva appena affrontato le sembrava un folle e allucinato sogno. Eppure, sapeva di aver realmente vissuto esperienze impensabili fino a solo una decina di giorni prima, ma a cui non voleva più rinunciare. Folle, folle desiderio di quella commistione celestiale e infernale di emozioni e sensazioni così forti e contrastanti, che letteralmente l’avevano fatta impazzire di un piacere intensissimo e mai provato prima. Tutto in lei aveva vibrato ed ogni corda del suo animo sembrava essere stata magnificamente solleticata. Il dolore pienamente fuso con il piacere fisico e la sottomissione psicologica, che sembrava annullarla, ma che in ...