Questo sono io - 5. ho rovinato tutto
Data: 16/03/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
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Avviso:
In questo capitolo NON c'è sesso esplicito
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Eravamo in viaggio da giorni, ero stanco e avevo un terribile mal di testa. Era già notte fonda quando finalmente arrivammo in albergo. Per fortuna la stanza aveva il bagno in camera.
Il servizio era subito a sinistra dell’ingresso e Giulio ci si fiondò dentro con tutta la valigia. “Primo a fare la doccia!” Gridò, chiudendosi dentro.
Di fronte alla porta del bagno c’era un armadio a muro con le ante a specchio, Fabio non ci fece neppure caso e gettò la sua valigia ai piedi del letto matrimoniale, poi si lanciò sulla trapunta ancora con le scarpe. Si prese il lato vicino alla finestra, incrociò le braccia dietro la testa e mi guardò con la solita aria di sfida.
Grazie al cielo, sopra al letto matrimoniale c’era un lettino singolo incassato nel muro. Non ci pensai due volte prima di levarmi le scarpe e arrampicarmi su per la scaletta, lassù almeno non avrei incontrato il suo sguardo in ogni momento.
Giulio uscì dal bagno in una nuvola di vapore e Fabio prese il suo posto, senza preoccuparsi di chiudere la porta.
“Bastardi, perché non mi avete aspettato per decidere i posti?” Si lamentò Giulio, lanciando il suo borsone sul pavimento.
Dalla mia posizione godevo di una discreta riservatezza, e potevo osservare indisturbato quasi tutta la camera. Dopo aver svuotato la borsa continuando a borbottare tra sé, Giulio si sdraiò dalla sua parte del letto, sopra le ...
... coperte. Lo vedevo solo dal petto in giù, e lui non poteva vedere me, indossava un paio di pantaloncini e una vecchia maglietta a maniche corte, ed era a piedi nudi. Aveva già molti peli scuri sulle gambe, molti più di me in ogni caso. Si aggiustò il pacco con noncuranza, poi prese il telecomando e iniziò a scorrere velocemente i canali.
Quando Fabio chiuse l’acqua della doccia, però, tutta la mia attenzione si concentrò sullo specchio di fronte alla porta del bagno. Il vetro era appannato. Avrei voluto essere più determinato, ma non c’era modo che riuscissi a distogliere lo sguardo da quelle immagini sfocate. Scorsi la sua sagoma mentre usciva dalla doccia, lo vidi chinarsi, e per un attimo il suo sedere muscoloso occupò tutti i miei pensieri. A quel punto chiusi gli occhi, inspirando ferocemente.
Quando riuscii a calmarmi e li riaprii, Fabio era già uscito dal bagno. Indossava solo le mutande e si era fermato davanti allo specchio. Mi dava le spalle, ma aveva ripulito il vetro all’altezza del viso e i suoi occhi incontrarono i miei attraverso il riflesso. Mi sentii sprofondare. Raccolsi velocemente le mie cose e quando gli passai accanto lui mi rivolse un sorrisetto beffardo. Sapeva che lo stavo spiando. Probabilmente lo aveva fatto apposta, altrimenti perché lasciare la porta aperta? E io ci ero cascato come uno stupido.
Quando terminai di fare la doccia, Giulio aveva trovato un canale che trasmetteva porno e non mi prestarono la minima attenzione mentre tornavo a ...