Diana, la dea dell'olympo
Data: 22/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: lokidiana, Fonte: Annunci69
Erano stati mesi particolari, un saliscendi di emozioni, difficoltà, scoperte interiori e… noi. Mesi di noi.
Dopo tanto tempo e tante peripezie ci eravamo ritrovati in un curioso incrocio che il destino aveva voluto riproporre, forse una volta per tutte. Era ancora più bella di come la ricordassi, più donna, profonda, un po’ disillusa dalla vita ma, a suo modo, smaniosa di raggiungere quello che mai aveva avuto: la serenità, la consapevolezza, un uomo che la amasse, complice, totalizzante, divertente, audace, come prometteva di essere lei. Come era sempre stata lei. Una felicità da raggiungere restando lei stessa, senza scendere a patti ma lasciando libero il posto accanto a lei dove, guarda caso, proprio io stavo ritrovando me stesso, accettando di buon grado di lasciarmi trascinare nel vortice di spontaneità e sincerità che Diana, senza mai pretenderlo a parole, dava però l’idea di esigere.
Stava diventando importante per me ogni giorno di più, era impossibile non accettare quel tacito accordo, così distante dalle abitudini di una vita intera, acquisite in storie passate con qualche calibrato atteggiamento affinato sul copione della mia esistenza che, a un certo punto, perdendomi nell’incantesimo della mia Diana, avevo scelto di stracciare.
Così, in una giornata d’inizio estate, eccoci seduti a un tavolo di un ristorantino sul litorale laziale, a sorridere di noi e della fortuna di aver trovato posto nonostante la calca che in quelle prime giornate di solleone ...
... scaldava pelle e cuore.
Il vino bianco fresco sgorgava nelle nostre gole e fra i nostri sorrisi traspariva quello che fra me e lei non è mai mancato, nemmeno nei momenti di maggior lontananza: la voglia di possedere l’altro.
Al resto pensava il vino, che dopo un paio di portate aveva fatto il suo dovere: Diana, fingendo di giocare con i suoi sandali, sotto il ridotto tavolino sfiorava la mia gamba intensificando la potenza del suo sguardo, penetrante nei miei occhi, causandomi la solita, ennesima, erezione di giornata.
Fu così che iniziarono anche le provocazioni verbali, reciproche, sempre più spinte e veritiere, fino a che, quasi in contemporanea, fece capolino un’idea fino a quel momento rimasta nel limbo della nostra fantasia, manifestata, come spesso accade, durante qualche momento di vivace intimità: “Andiamo alle terme”.
Ovviamente non intendevamo terme “classiche”, ma di quelle naturiste, locus amoenus che molti di voi, frequentatori del sito, ben conoscono.
Si dà il caso che noi fossimo assolutamente neofiti a tal proposito, immaginerete dunque l’eccitazione e l’adrenalina proprie del momento, sensazione che inaugurò il nostro “percorso” sin dal parcheggio della spiaggia dove, dall’interno della nostra vettura, pensai bene di iniziare a denudare Diana, lasciandola a seno all’aria, sditalinandola per bene per scaldarla ancor più di quanto già non lo fosse.
Lo sguardo spudorato di alcuni ragazzi poco distanti da noi non fece altro che intrigarci ancor di ...