1. Viaggio a roma - 4 (la stripteuse)


    Data: 16/03/2018, Categorie: Etero Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69

    VIAGGIO A ROMA 4 (la strip-tease)
    
    L’indomani mattina mi feci una bella dormita fino a mezzogiorno non avevo alcun impegno e avevo bisogno di recuperare energie dopo la doppia avventura prima con Anna e poi con Rita.
    
    Dopo un abbondante pasto presso la pensione dove mi ero sistemato, decisi di andare in centro per una passeggiata senza meta. Dopo una mezz’oretta di passeggiata mi trovai di fronte il signor Rossi. Un bel tipo di buontempone che causa il suo lavoro di rappresentante ogni mese alloggiava due o tre giorni nel nostro albergo. Me lo ritrovai davanti con il suo faccione sempre più incorniciato da tripli menti di rosea ciccia. Si mostrò veramente stupito di vedermi a Roma.
    
    Quando lo misi al corrente dei motivi che mi avevano portato in città non potè esimersi da tutta una serie di allusioni sulla presenza del provinciale a Roma “Oh la piccola canaglia nella città dei piaceri… si starà dando certo da fare per correre la cavallina…”. Non si stava proprio sbagliando il pancione. “Quanto a cavalline” disse “Ne conosco una io che fa fare le più stupende cavalcate. Una puledra di razza che esibisce le sue grazie in un locale di spogliarello”.
    
    Non celando una certa fierezza, mi confessa che questa artista gli accordava spesso i suoi favori ma si guardò bene dal chiarirmi che questa cortigiana riservava i suoi favori e le sue concessioni ai suoi numerosi ammiratori in diretta proporzione del loro portafogli. Infatti mi bastò immaginarmi Rossi in mutande e calzini ...
    ... con le trippe ballonzolanti per non aver dubbi sul fatto che solo la consistenza del conto in banca di un simile pachiderma poteva aprirgli la porta di una donna.
    
    Evidentemente desideroso di presentarmi la sua conquista, Rossi insistette perché la sera stessa lo accompagnassi al teatro. La prospettiva di vedere qualche bella donna fare evoluzioni col culo fuori non poteva certo dispiacermi e alla fine accettai.
    
    Seduto in prima fila vidi sfilare tutta una serie di arrapanti diavolesse il cui costume inevitabilmente finiva col solito e minuscolo cache-sex. Dopo il primo choc, devo confessare che incominciai a trovare lo spettacolo monotono; tutte quelle tette e questi culi mi sembravano distanti da me e irraggiungibili.
    
    Stavo cominciando ad annoiarmi quando dopo l’ennesimo numero del balletto, un fascio di luce argentata di un proiettore illuminò l’entrata di una ragazza assolutamente stupenda. Vestita come una donna galante dell’ottocento avanzò fino al centro del palcoscenico con passo lento e strascicato. In testa aveva un enorme cappello coperto di violette, il vestito che indossava era nero lungo fino ai piedi.
    
    Mentre scoppiava un vero uragano di applausi, il trippone mi sussurrò all’orecchio “E’ Lolita, la vedette dello spettacolo. Sta riportando un successo enorme”.
    
    Dopo aver attraversato più volte la scena danzando al ritmo di un valzer lento , la spogliarellista con mossa languida si tolse il grande cappello liberando una massa di capelli neri lunghi fino ...
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