1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (21)


    Data: 21/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... maschi.
    
    Sentii qualcuno che mi accarezzava, era Jamaal, forse voleva tranquillizzarmi in quel momento e in quel luogo, cosa che di certo non era e non sarebbe mai stato il suo pensiero. Mi accarezzè il capo solo per qualche secondo, proprio come si fa con una cagnolina ubbidiente, poi, senza preavviso continuò le sue carezze tra le mie gambe, sulla mia vagina.
    
    “Mi sembra che tu ti stia ancora eccitando – mi disse col suo fare autorevole e studiato – non mi pare che ti disgusti nel trovarti ancora qui dentro, in questo stato e davanti a tuo marito.”
    
    Lo lasciavo fare e dire quello che voleva, in fondo non aveva torto, anzi aveva tutte le ragioni del mondo per parlarmi così. Quella situazione e quelle parole mi eccitavano, non riuscivo a trattenere quell’eccitazione che era iniziata proprio nel ristorante di Gaston quando, non so per quale perverso pensiero, allargai le gambe verso il tavolo di fronte per lasciar vedere il mio pube completamente scoperto. La cosa più assurda è che io feci quel gesto pensando persino di aver riconosciuto Cosimo a quel tavolo. Era davvero impazzita, ma non ero riuscita a fermare le mie pulsioni, come non le riuscivo a fermare sotto la sapiente carezza di Jamaal e con tutto quello che mi stava succedendo.
    
    “Vedi non sei neppure in grado di ribellarti – continuò – ti vergogni ma muori dalla voglia di lasciare che ti umili chiedendoti cose che non sapresti confessare a tuo marito.”
    
    Come se fossi un animale pronta per il mercato del ...
    ... bestiame, mi girò intorno osservandomi, toccandomi le natiche, tirandomi per i capelli per farmi alzare il capo e anche allargandomi le gambe con piccoli calci.
    
    “La scritta che hai sul corpo è indelebile – disse leggendo il tatuaggio sulla mia spalla – ora mi appartieni per sempre e voglio che tu ora dica a tuo marito quale sarà da ora in poi il tuo nome e come tutti dovranno chiamarti.”
    
    Restai con lo sguardo fisso verso l’infinito, verso un punto lontano, tanto lontano da non poterlo nemmeno immaginare con la mia fantasia.
    
    “Il mio nome – dissi con un filo di voce, ma abbastanza comprensibile – è ‘prof salope’ e così sarò chiamata da ora in poi.”
    
    Jamaal scoppiò in una fragorosa risata.
    
    “Giusto, prof salope – ripeté ancora ridendo – il suono è anche perfetto, prof salope, quasi una rima, prof salope. Si potrebbe anche canticchiare: prof salope – ripetè ancora scandendo le sillabe come se fosse una vecchia melodia – Ma ora voglio vedere quanto questa schiava è ubbidiente. Vai a prendere il tuo collare e rimettilo, così saprò che anche tu hai la consapevolezza di appartenermi.”
    
    Mi girai verso la turca che era alle mie spalle, lì aveva gettato il collare e ci aveva anche urinato sopra. A parte quella di Jamaal, chissà quanti altri ci avevano urinato dentro prima che il mio padrone ci gettasse dentro il collare.
    
    Ebbi un attimo di titubanza, ma sapevo benissimo che non potevo non ubbidire, per cui feci per alzarmi, ma fui immediatamente bloccata da Jamaal che, ...
«12...456...10»