Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (21) - Racconti Erotici

Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (21)

... viziose offerta dal marito ad uno sconosciuto. Avresti mai pensato fino ad ieri che tua moglie si sarebbe prostituita in un cinema porno? Ora ve ne andrete ma lei resterà quello che è”. Si scostò emise una specie di soffio con una smorfia come a conferma delle sue ipotesi e concluse “Da come si sta eccitando, ti stai accorgendo anche tu che sarà impossibile tornare indietro non è vero puttana?”

Le si avvicinò. Le prese una mano e se la guidò, senza trovare alcuna resistenza, dentro i suoi pantaloni “Sei la sua schiava ed è a lui, il mio o quello di chiunque altro, ciò a cui dovrai prestare il tuo servilismo assoluto”.

La seria e rispettabile Mia nuda in cesso porno che teneva la mano sul sesso di Jamaal. Cosa dire. Non vedevo in lei alcuna ribellione, anzi la sua mano si muoveva la sotto come avesse fatto da sempre quello. Mia continuava a masturbare quell’uomo senza ribellarsi. Lui le tolse la mano dal suo sesso e gliela spinse sul volto.

“Senti il suo odore, odore di sesso. Nuda in una tenuta così volgare, se vuoi restare è solo perché lo sai che non hai scelta, sei nata per questo: offrirti come una puttana….”

"Allora vediamo quanto questa schiava è ubbidiente – disse Jamaal facendosi serio – a quattro zampe troia”.

Mia non mi guardò neppure, appoggiò le mani per terra su quella fanghiglia puzzolente.

Era eccitante vederla completamente sottomessa in ambiente così laido a gattoni con in mostra il suo culo perfetto. Il resto della sua tenuta era da ...

... puttana le calze nere con il reggicalze, la cavigliera che indicava il suo ruolo di moglie disponibile, ma ancor peggio il tatuaggio sulla spalla “salope de Jamaal”. In un gesto quasi naturale allargò le gambe lasciando in mostra il suo sesso depilato.

“Ma per diventare una prostituta devi imparare in fretta cosa intendo per la tua totale ubbidienza”.

Ripensai a come era iniziato tutto all’eccitazione che avevo provato nel vederla vestire un po’ sexy. Chi avrebbe pensato che in due giorni Mia si sarebbe trovata nuda in un cesso di un cinema porno. Colsi il completo squallore del luogo: l’odore di piscio, il viscidume sul pavimento che si incollava alle scarpe e si era intriso sulle calze di Mia inginocchiata davanti al suo padrone. Mia era sull’orlo di venire trasformata nella schiava sessuale di uno sconosciuto, nella sua puttana pronta a chissà quale altre laide perversioni.

Ancor oggi come allora mi eccita ripensarla così ma avessi saputo allora quanto in basso sarebbe precipitata, forse non avrei continuato ed avrei usato ogni mezzo per porre fine a quell'umiliante esibizione. Invece inebetito attesi gli eventi

MIA

Ero come ipnotizzata, forse in trance, mi trovavo in un lurido cesso di un ancor più lurido cinema porno, un luogo (il cinema) in cui non avevo mai immaginato di poter entrare, e ora mi trovavo addirittura nel cesso di quel locale, nuda, inginocchiata in un pavimento maleodorante e forse pronta a ricevere nel mio corpo chissà quanti altri ...