1. Elucubrazioni sulla sottomissione


    Data: 19/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Autore: unoduetre, Fonte: xHamster

    ... contenta, felice.
    
    Ho vissuto così tutta la vita, ho passato l’infanzia a dire si a preti e suore, l’adolescenza a dire si in case famiglia e poi al lavoro ed ora dico si a tutti perché lo vuole la persona che ho sposato, la persona alla quale ho detto il “si” più importante.
    
    Quando il suo amico finì lo riaccompagnammo a casa. Io rimasi dietro senza neanche salutarlo. Anche lui non si voltò, salutò il mio fidanzato e sparì dalla mia vista.
    
    Quella sera mi disse che mi avrebbe sposata, che avrebbe voluto passare il resto dei suoi giorni con me e mi chiese se potevamo fare l’amore in macchina.
    
    Naturalmente io di si.
    
    Da quella volta passarono un po’ di anni prima che successe qualcosa di simile, ora capita con tutta un’altra frequenza, ma aspettò prima di sposarmi.
    
    Il secondo fu Fabrizio, anche lui un suo amico che conoscevo bene anche io.
    
    Fabrizio viveva in simbiosi con la madre, passava dall’odiarla all’amarla alla follia. C’erano periodi in cui rimaneva chiuso in casa per mesi oppure in cui usciva soltanto per andare in determinati posti ed a determinate ore.
    
    Una sera lo portò in casa e mise una cassetta nel videoregistratore.
    
    Ricordo che mangiammo tranquillamente come se nulla fosse, poi quando andammo sul divano mi disse di accendere e di premere play.
    
    Dopo qualche frase scritta in inglese iniziò il film e la scena partì con una coppia che entrò in un cinema. Di li a poco capì di che genere di film si trattasse e fingendomi stanca dissi di ...
    ... andare a dormire ma lui mi volle li, con loro, seduta proprio nel mezzo.
    
    Fabrizio iniziò a toccarsi quasi subito, mio marito molto più tardi.
    
    “Fallo tu” ricordo che disse, “toccalo tu a Fabrizio, aiutalo”.
    
    Mi venne in mente l’automobile in cui eravamo quella volta, rividi nel volto di mio marito gli occhi che sembravano essere stati dimenticati, sentii lo stesso odore di fallo maschile ma questa volta non obiettai.
    
    Non dissi no e non provai ad andarmene. In fondo non avevo alcuna alternativa.
    
    Masturbai Fabrizio, un altro dei suoi amici laidi e sporchi come la mia anima.
    
    Mio marito mi guardava attraverso il riflesso sul vetro della porta, il suo sguardo non si staccò da me neanche un secondo.
    
    Ho imparato a conoscerli quegli occhi, ho imparato a leggere attraverso l’apparente ferocia che li rende sanguigni e viziosi e mi sono resa conto di averci trovato soltanto amore.
    
    Un amore strano, diverso, insolito, un amore grezzo e greve ma pur sempre reale e sincero, un amore che in fondo merita di essere ricambiato.
    
    Mi accucciai tra le gambe di Fabrizio e presi in bocca il suo sesso, senza che nessuno me lo dicesse, senza che mio marito me lo ordinasse o che il suo amico mi costringesse a farlo. Aprii la bocca, chiusi gli occhi e mi feci forza ingurgitando il suo schifo perché era giusto così, dovevo farlo.
    
    Fabrizio non era preparato a tanto. Bastarono due o tre minuti che raggiunse l’orgasmo senza dire nulla a nessuno. Il suo seme arrivò alla mia gola ...
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