1. Il principe rospo


    Data: 17/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... il maleficio fu annullato e Amadigi riapparve nel suo primitivo aspetto e nella sua primitiva bellezza.
    
    “E tu chi cazzo sei?”, fece Dolcerico, balzando in piedi alla vista dell’improvvisa materializzazione.
    
    “Sono il rospo che poco fa hai scacciato in malo modo.”, rispose l’altro con un sorriso e gli raccontò tutto per filo e per segno, compreso il grande aiuto che aveva ricevuto dalla biscia.
    
    Allora la cercarono nell’erba, ma quella si era allontanata discretamente per lasciarli soli: non era scema, infatti, e sapeva benissimo come sarebbe andata a finire… lo aveva visto così tante volte con le rospe riconvertite in principesse!
    
    “E adesso che succede?”, chiese Dolcerico, che per lo stupore si era dimenticato di ricomporsi e l’uccello gli penzolava di fuori molle e carnoso.
    
    “Non saprei… - fece Amadigi, che non gli staccava gli occhi di dosso – Secondo la tradizione, dovremmo…”
    
    “Scordatelo! – tagliò secco l’altro – io non sono… ci siamo capiti. A me piacciono le donne, mi piace la figa! Non pensarci neanche! Quella che mi hai visto fare, era una sega per la mia ragazza… Si chiama Adelina ed è la figlia di un mugnaio.”
    
    “Che non ti permetteranno di sposare, giusto?”
    
    “Già. E se qualcuno lo scopre, chissà che fine le faranno fare.”
    
    “E quindi te ne stai qui e ti fai le seghe, pensando a lei…”
    
    Ci fu un lungo momento di silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.
    
    “Senti, - fece alla fine Amadigi – capisco bene che tu e io… Sei un ragazzo a posto e ...
    ... ti chiedo scusa, se per un momento ci ho pensato. Ti devo molto, vorrei sdebitarmi con te… Lascia che ti faccia almeno un pompino… Chiudi gli occhi e pensa che è la tua mugnaia a fartelo.”
    
    “Vorresti farmi un pompino?”, chiese Dolcerico strabiliato.
    
    “La tua ragazza non te l’ha mai fatto…”, disse Amadigi, inginocchiandoglisi davanti sull’erba ancora bagnata.
    
    “Ma sei un uomo…”, protestò l’altro, mentre Amadigi allungava la mano a prendergli l’uccello.
    
    “Consideralo la mia ricompensa. E poi… una bocca vale l’altra.”, mormorò il Principe, cominciando a slinguazzargli il glande sbavato, prima di accoglierlo ancora molle fra le labbra.
    
    Sembrandogli indelicato protestare oltre, Dolcerico chiuse gli occhi e si abbandonò al piacere: in fondo, una bocca vale l’altra… soprattutto quando non ne hai ancora conosciuta nessuna.
    
    Da quel momento, tutti fecero il proprio dovere e le cose andarono come dovevano andare: l’uccello principesco reagì quanto mai positivamente alle sollecitazioni che riceveva: si drizzò in un lampo e rispose con entusiastica collaborazione; Amadigi, succhiò e slinguò quel sugoso pestello e non certo solo per un sentimento di riconoscenza; quanto a Dolcerico… beh, non appena le prime ondate di piacere presero e percorrergli la mazza, si rese conto che era proprio vero: una bocca vale l’altra. Alle prime avvisaglie dell’orgasmo imminente, aveva già dimenticato il volto della vezzosa mugnaia; al primo schizzo di sborra, prontamente slurpato e ingoiato, ...
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