Il principe rospo
Data: 17/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... – esultò la biscia – Sei vittima di un incantesimo, vero?”
“Beh… sì.”
“Di una strega cattiva!”
“Come fai a saperlo?”, si meravigliò il rospo.
“Ah, caro! – rispose lei – ne ho visti di principi trasformati in rospo da streghe cattive… Non sei mica il primo! Ad essere sinceri, a parte la bruttezza, la tua strega non ha fatto niente di eccezionale.”
“Non sarà niente di eccezionale, - esclamò il principe un po’ offeso – ma ti assicuro che non è affatto piacevole: vorrei vedere te al mio posto!”
“Hai ragione, scusa. – disse la biscia – ma raccontami, dai.”
Amadigi le raccontò quello che era successo.
“E tu vorresti farmi credere che ti sei fatto trasformare in rospo solo perché non hai voluto scoparti la tua matrigna? - disse scettica l’altra – Non me la conti giusta.”
Allora Amadigi le raccontò il resto.
“Nooooo! – fece lei – Sei davvero un principe gay? Oh, che emozione! Sei il primo che mi capita. Ma c’è il rimedio, l’ho letto nei libri.”
“Lo so, - fece il rospo con aria sconsolata – ma dove lo trovo un Principe disposto a baciarmi?”
“Questo pure è vero.”
Rimase per un poco a guardarlo in silenzio, come meditando, poi disse:
“Ascolta, forse posso aiutarti.”
Amadigi la fissò incredulo.
“Cosa vuoi dire?”, chiese con la voce che gli tremava.
“Conosco un contro incantesimo, capisci?”
“Un contro incantesimo?”
Amadigi non credeva alle proprie orecchie.
“Sì, me ne parlò una volta la mia bisnonna. – disse la biscia – Ma, ...
... intendiamoci… io personalmente non l’ho mai visto fare e la mia bisnonna ne parlava riferendosi a principesse rospe…”
“Oh…”, si abbatté Amadigi.
“E no! Perché fai così? – lo incoraggiò l’amica – Quello che vale per una principessa, varrà anche per un principe gay!”
“Beh, - disse malinconicamente Amadigi – non è esattamente la stessa cosa…”
“Forse hai ragione, - ammise la biscia – ma vale la pena tentare: cosa ci costa? – insisté – Ascolta, innanzitutto dobbiamo trovare un Principe Azzurro. Su, andiamo…”, e si avviarono insieme, strisciando l’una e balzellando l’altro, lungo il sentiero erboso.
In quello stesso momento, all’altro capo della foresta, il Principe Dolcerico scendeva da cavallo e, raccolti un po’ di sterpi secchi, metteva sul fuoco la cuccuma del caffè. Poi si sedette su un grande sasso coperto di muschio e si immerse nei propri pensieri.
Era un giovane molto bello, Dolcerico, nel suo vestitino attillato: non grande di statura, ma aggraziato di forme e seducente, con i suoi riccioli rosso bruni, che davano una luce particolare ai suoi occhi malinconici. Diciamo subito che era stato cacciato di casa perché si rifiutava di sposare la principessa Amadura, che il padre voleva dargli in moglie. Lui era innamorato invece della figlia del mugnaio, che aveva spiato spesso mentre faceva il bagno nella pozza della sorgente.
Sì, lo so che è contrario alle pubblica morale spiare una fanciulla che fa il bagno nella pozza di una sorgente, sia pure figlia di un ...