1. Sedici anni - Capitolo 7


    Data: 08/09/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... pompai dentro e fuori del mio ragazzo tentando con tutte le mie forze di farlo lentamente e delicatamente.
    
    "Oh Giorgio.... uh... uh... tutto dentro... più profondo." Anelò concupiscentemente.
    
    Io mi alzai su di lui spingendo il mio cazzo nel suo buco stretto il più profondamente possibile e facendo strofinare le mie palle contro il suo sedere liscio e morbido. Alessandro emise un lamento appassionato, i suoi muscoli si strinsero mentre lui si avvicinava all’orgasmo. Spinsi con tutto il mio peso contro di lui e riempii del mio sperma lamentandomi e gridandogli.
    
    "Oh Alberto! " Mi lamentavo, "Oh Dio ti amo Alberto!"
    
    Crollammo, un mucchio sudato ed appiccicoso di carne nuda. Ci volle qualche minuto prima che avessi la forza di togliermi da Alessandro e rotolare via. Mi sdraiai su di un fianco vicino a lui, tenendolo nelle mie braccia e baciandogli una spalla. Lui si girò verso di me ed io vidi nei suoi occhi un sorriso soddisfatto. Ma sembrava confuso e la sua bocca era aperta leggermente come se stesse cercando le parole giuste. Ci fu un silenzio lungo e goffo prima che lui finalmente dicesse qualche cosa.
    
    "Tu... mi hai chiamato Alberto", disse lentamente. "Hai gridato il suo nome, mi hai chiamato Alberto."
    
    Rimasi confuso per un secondo, tentando di ricordare ogni pensiero che avevo avuto mentre facevamo l’amore. Poi con una sensazione di nausea compresi che l’avevo fatto, l'avevo chiamato Alberto.
    
    "Alessandro.... mi spiace... non riuscivo a controllarmi”, ...
    ... cominciai a spiegare.
    
    "tu cosa? " chiese bruscamente. "Non stavia guardando la partita, seduto con Alberto, proprio davanti a me e te la facevi con un altro? "
    
    Alessandro si allontanò da me e scese dal letto, una lacrima gli corse sulla guancia. Cominciò a vestirsi rapidamente ed io ero così scioccato e confuso che riuscivo appena a parlare.
    
    "Alessandro... aspetta... non ho importunato qualcuno, non te lo farei mai", implorai.
    
    "No, ma puoi gridare il nome di un altro mentre fotti con me!” Disse incazzato.
    
    Ora stava quasi singhiozzando mentre si metteva le scarpe su. Io saltai fuori dal letto ed afferrai un paio di boxer, speravo di fermarlo. Misi una mano sulla sua spalla ma lui si divincolò.
    
    "Lasciami in pace!” s**ttò, "Sapevo che era troppo bello per essere vero, sapevo che non potevo avere una relazione perfetta col ragazzo che ho amato più della mia vita"
    
    Ero inebetito, aveva detto 'Più della mia vita'? Rimasi a bocca spalancata mentre Alessandro si girava ed usciva. Quando mi ripresi lui stava già camminando in strada, asciugandosi il viso tentando di nascondere le lacrime.
    
    Le montagne russe erano riprese. Dopo tutto il dolore, dopo aver pensato di averlo perso una volta, dopo l'incredibile felicità di averlo di nuovo, dopo aver portato il nostro amore ad altezze nuove, lottando l'uno per l'altro, Alessandro stava andando via piangendo. Perché doveva accadere? Non potevo tenere Alberto fuori della mia mente. Come avevo potuto essere così avventato e ...
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