Sedici anni - Capitolo 7
Data: 08/09/2019,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... bianco.
"Um... no... niente", balbettai appoggiando gli asciugamani.
"Allora togliti il costume e lavati, l’acqua del lago non era molto bella oggi."
Io non l’avevo più guardato da quando avevo appoggiato gli asciugamani e tra il pensieri che roteano nella mia testa e l’ansia di agire calmo e normalmente ero rimasto imbambolato. Lasciai cadere il costume bagnato e lo calciai via prima di rendermi conto che ce l’avevo completamente eretto. Abbassai lo sguardo incredulo al mio pene duro, poi guardai in su e vidi Alberto di fronte a me che mi guardava negli occhi.
"Tutto Ok, Giorgio", disse piano avanzando un po’.
I miei occhi erano incollati ai suoi ma riuscivo a vedere anche il suo corpo abbronzato ed il suo cazzo impressionante che cominciava ad allungarsi ed irrigidirsi, gonfiandosi con l'attesa ed il desiderio che vedevo nei suoi occhi. Da qualche parte, nelle profondità della mia mente una voce mi gridò supplicandomi di ricordare Alessandro, il mio vero amore, ma il mio cuore ed il mio corpo erano tirati verso Alberto come da una calamita. Feci un piccolo passo verso di lui e misi le mani sul suo torace sodo. Mi chinai lentamente in avanti, la testa sensibile del mio uccello strisciava contro il grosso organo carnoso, e pigiai le labbra contro le sue per la prima volta. La mia mente andò in uno spazio vuoto, l'unica cosa di cui ero consapevole in quel momento era il contatto del suo corpo, delle sue labbra, del suo caldo pene contro il mio.
Il nostro ...
... bacio si interruppe lentamente ed io mi tirai indietro aprendo gli occhi. Ma Alberto non aveva più quell'espressione di desiderio lussurioso, nessuna espressione di soddisfazione o amore, solamente una misto di orrore e panico. Fui gelato per la differenza fra la realtà ed i segnali che avevo immaginato di vedere, baciandolo dovevo aver commesso il più grosso errore della mia vita. Lui cominciò a tremare visibilmente, la sua voce tremò come se stesse quasi per scoppiare in lacrime.
"Io... io... devo andare", lui disse tirandosi su rapidamente il costume ed inciampando verso i gradini.
"Alberto aspetta! " Dissi, la mia vista ai annebbiò mentre cominciavo a piangere.
Lui si fermò a metà dei gradini e si girò a guardarmi mentre io mi asciugavo le lacrime.
"È ok", disse lentamente, "mi piace..... "
Tutto si era annebbiato mentre la voce di Alberto gradualmente veniva soffocata dal rumore di una falciatrice. Lentamente aprii gli occhi e vidi le pale di un ventilatore a soffitto che ruotavano. Ero sdraiato sulla schiena sul di Alessandro, lui era a metà sopra di me ancora addormentato. Una gamba senza peli era sulla mia, il suo braccio abbracciava il mio stomaco, la sua testa appoggiata sul mio torace. Ero così sollevato di essere col mio innamorato, l'unico ragazzo che volevo. Feci correre le dita tra i suoi capelli di seta facendolo agitare leggermente, mi diede un sonnolento abbraccio e si accoccolò più vicino. Oh quanto l'amavo, come potevo amarlo di più? Era il ...