1. Sedici anni - Capitolo 7


    Data: 08/09/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... ritratto perfetto della pace e della bellezza mentre dormiva. I suoi capelli morbidi, la sua pelle liscia come vetro, il suo dolce alito caldo che soffiava delicatamente sul mio torace. E lui mi stava abbracciando! Realizzare che il più bel ragazzo del mondo era innamorato di me mi portò quasi alle lacrime. Quello era uno di quei momenti teneri e gentili che avrei voluto durasse per sempre. Se non avessi lasciato mai più quel letto avrei anche potuto morire felice.
    
    Alessandro si agitò di nuovo e sospirò guardandomi con un sorriso assonnato mentre apriva gli occhi.
    
    "Buon giorno, amore" dissi baciandolo sulla fronte.
    
    "Devo svegliarmi? " chiese lui innocentemente. "Non possiamo stare qui, così, tutto il giorno?"
    
    "A me sta bene", dissi abbracciandolo e tirandolo a me. Sentii la sua erezione che pigiava contro la mia anca ed il mio pene cominciò a rispondere. Faceva caldo e solo un lenzuolo sottile copriva la nostra nudità. Feci correre una mano su e giù sulla schiena di Alessandro mentre mi si stringeva ancora più vicino, baciandomi delicatamente il torace e strofinandomi lo stomaco. Spostò la gamba su ed in giù, strofinando la sua pelle liscia contro la mia. Ammirai le sue gambe forti, bene tornite da ore di calcio.
    
    "Dannazione", disse piano e sospirò di delusione. "Il calcio, devo essere là per le 11."
    
    Guardai l'orologio e mi chiesi se Alessandro avesse letto nella mia mente. Erano le 10 e mezza, non c’era tempo per l’amore. Avremmo voluto stare a letto e ...
    ... farlo, ma Alessandro aveva già saltato per quella ragione l'ultima partita e dato che Cristian non si vedeva da alcune partite, c’era bisogno di tutti i giocatori possibili. Pensai per po’ a Cristian. Mi sembrava così estraneo, qualche cosa che non riuscivo a comprendere. Che qualcuno potesse essere un tale buon amico e poi girare le spalle così violentemente. Cosa aveva fatto Alessandro di così grave? Tutto ciò che aveva fatto era stato innamorarsi di un'altra persona. Ma pensai che uno come Cristian non avrebbe mai potuto capire il vero amore, il concetto era troppo elevato per lui. Nessuno di noi l'aveva visto da quella fatale notte alla festa.
    
    Ci alzammo dal letto e cominciammo a vestirci, baciandoci di tanto in tanto e toccandoci non appena possibile. Io dovevo frenarmi, sapevo che se eravamo troppo coinvolti saremmo finiti di nuovo sul letto ed Alessandro non sarebbe mai andato alla partita. Ma era quasi impossibile. Ogni volta che le mie mani o le mie labbra toccavano la sua pelle, se sentivo il suo alito o gli accarezzavo i capelli, venivo sommerso dal desiderio e dal desiderio ardente di provargli il mio amore, condividere i nostri corpi, i nostri cuori e le nostre anime, ancora ed ancora.
    
    Alessandro finì di vestirsi e rimase fermo di fronte a me. La sua faccia era inespressiva ma i suoi occhi dicevano tutto.
    
    "Ti amo Giorgio", disse baciandomi delicatamente le labbra. Niente lingua, quasi nessuna pressione, solo un bacio delicato, lento che ha sciolto il mio ...
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