1. Sedici anni - Capitolo 7


    Data: 08/09/2019, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... cuore.
    
    Andammo al campo di gioco dietro la scuola chiacchierando felici di sport e dei nostri altri progetti per quel giorno. Era in momenti come questi che io capivo che Alessandro ed io eravamo amici prima e dopo di tutto.
    
    Erano arrivati tutti, ansioso di cominciare a giocare, gridavano e stuzzicavano Alessandro che era arrivato per ultimo. Il solito gruppo di amici stava a guardare, seduti sui gradini più bassi della tribuna ed io andai a sedere con Alberto, Tom e due ragazze che non conoscevo. Non riuscivo ad essere naturale con Alberto ultimamente, specialmente dopo il sogno che avevo fatto quella mattina. Perché questi sentimenti dovevano? Perché non potevo amare Alessandro e dimenticare gli altri? Mi sforzai di chiacchierare e sorridere falsamente ma Alberto capiva troppo bene e mi sembrava che mi guardasse di sottecchi, chiedendosi perché sembrassi così distante. Io tenevo gli occhi sul campo e tentavo di guardare la partita, concentrandomi sul mio vero amore. Era sempre un’emozione vedere Alessandro in azione. Guardarlo giocare con tale potenza e forza e sapere che poteva essere anche così aggraziato e gentile. Era anche una vera eccitazione vederlo dimostrare la sua abilità sportiva, guardare i suoi muscoli guizzare ed il suo corpo tendersi mentre metteva tutto il suo cuore nel gioco. Alessandro metteva il suo cuore in tutto quello che faceva, era una delle molte ragioni per cui l'amavo.
    
    "Giorgio?" Disse Alberto spaventandomi, "qualche cosa che non ...
    ... va?"
    
    "Cosa? Voglio dire... no, no, perché? " Dissi poco convinto.
    
    "Beh, da quando ti sei seduto hai detto solo qualche parola. Stai sognando ad occhi aperti, sembri preoccupato, e non è solo da oggi, è così volta che ti vedo."
    
    Alberto ora stava pressoché bisbigliando, tentando di non essere sentito dagli altri, ma volendo aiutarmi o confortarmi. Se solamente avesse saputo la causa delle mie preoccupazioni. Per un momento desiderai che sapesse. Si era piegato su di me, bisbigliandomi in un orecchio, facendomi impazzire. Io stavo guardandomi i piedi ma mi girai a guardare Alberto. Per un momento le nostre facce furono vicine ed i nostri occhi erano incollati in quelli dell’altro.
    
    "Sto bene”, dissi, guardando via rapidamente, sperando che lui non insistesse sul problema.
    
    "Pronto ad andare, bel tipo?" MI chiese Alessandro sorridendomi allegramente.
    
    La partita era finita ed io non sapevo chi aveva vinto. Ero così preso dai miei pensieri che avevo perso tutta la partita! A giudicare dal grande sorriso di Alessandro pensai che la sua squadra avesse vinto e mi congratulai con lui per la bella partita. Salutai rapidamente gli altri ragazzi e prendemmo la via di casa.
    
    “Non guardavi, vero? " Mi chiese Alessandro quando fummo usciti dal campo.
    
    "Non è vero", dissi mentendo a metà.
    
    "Avresti dovuto sapere che non ho vinto, abbiamo perso 4-0", disse sempre sorridendo.
    
    Cercai una scusa ma capii di essere stato scoperto a mentire.
    
    “Sai perché abbiamo perso?" mi chiese. ...
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