1. I sogni di Enza


    Data: 03/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti

    ... Sentii la vagina ancora umida e calda per la penetrazione appena subita e, quasi automaticamente, le mie dita scivolarono tra i peli del pube entrando all'interno della bocca segreta.
    
    Chiusi gli occhi e mi toccai come avrei voluto facesse mio marito in quel momento, dalla vagina al clitoride, mentre la mia mente cominciava a circolare senza freno in tutte le direzioni al pari delle dita più in basso.
    
    Fu così che, mentre stringevo tra indice e pollice al parte alta della vagina, muovendola con veloci rotazioni e spingendo le grandi labbra in fuori, cominciai a pensare a Renato, dapprima confusamente, poi con sempre maggiore chiarezza.
    
    Renato è un collega di lavoro, uno che mi viene dietro da un sacco di tempo. Lo sfuggo quasi sempre, anche se a volte mi sento attratta da lui. La cosa che mi sconcerta è la sua capacità di farmi sentire nuda sotto il suo sguardo. È proprio così: ogni volta che i suoi occhi scivolano dal mio viso giù lungo il mio corpo, a me sembra di perdere i vestiti, un pezzo la volta, come in un languido e sensuale spogliarello.
    
    Mi sento bruciare laddove i suoi occhi si posano, nuda ed esposta come una neonata, a volte avvertendo il disagio che abbiamo noi donne quando non siamo sicure del nostro corpo in presenza di un uomo.
    
    E la sensazione che mi fa provare Renato è così intensa che, quando mi capita di salutarlo e, girandogli le spalle, allontanarmi, sento i suoi occhi fissi sul mio culo con un'intensità tale da sentire il bisogno di ...
    ... stringere le gambe, di muovermi più in fretta per allontanarmi da quei raggi, di sculettare di meno per impedire ai miei glutei di sembrargli due palloni che strofinano tra di loro. A volte sospetto di essermi anche bagnata sotto il suo sguardo, percependo qualcosa di simile a un umidore tra le cosce che mi costringeva a una repentina visita al bagno, dove constatavo di che tipo d'umore si trattava.
    
    Pensavo a Renato mentre le mie dita danzavano con la mia conchiglia, con gli occhi chiusi e le labbra serrate, attenta a non tradirmi col marito a un palmo da me, decisa a raggiungere il massimo piacere che potevo concedermi. Questi pensieri peccaminosi avevano messo le ali alle mie mani che correvano da sole, la destra a tormentare la fica, la sinistra con l’indice inserito nell’ano, dentro quel culo che tanto so essere apprezzato da Renato, finché non arrivò, forte come un'ondata, l'orgasmo liberatorio inseguito per tutta la notte.
    
    Mi scossi leggermente, mordendomi le labbra per non gemere forte, mentre le dita continuavano a toccarmi automaticamente portandomi a un livello più basso di eccitazione, fino a smettere qualsiasi movimento, anche se il viso di Renato continuava a occupare i miei pensieri.
    
    Il sonno non veniva, però la mia mente continuava a girare intorno al mio pensiero per lui, portando alla luce brandelli di discorsi fatti quando ci incontravamo, i pettegolezzi delle colleghe sulle sue imprese amorose; il sapere che almeno due di esse se le era fatte anni ...
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