1. Tutto iniziò in chat


    Data: 03/09/2019, Categorie: Tradimenti Autore: bull79_napoli, Fonte: Annunci69

    ... alla gola. Non sapeva più dove stare.
    
    ‘Eccoci’ rompe il ghiaccio Giada, trapelando emozione dai grandi occhi scuri.
    
    ‘Finalmente ci si incontra’ le feci io.
    
    Ci scambiammo dei baci sulle guance e con una stretta di mano conobbi Marco. Parlava poco, non sapeva benissimo l’italiano, ma capiva quasi tutto.
    
    L’emozione era forte, si può sentire nell’aria, per tutti e tre.
    
    Cominciammo a parlare del più e del meno mentre aspettavamo le nostre pizze. C’era complicità ma anche un po’ di imbarazzo. Era la prima volta per tutti noi che si concretizzava un incontro di questo genere.
    
    La sera scorreva tranquilla. Tra un racconto e l’altro, finché venne l’ora di alzarsi dal tavola. Non sapevo come introdurre l’argomento ‘dopocena’. Ci pensò Giada.
    
    ‘Vuoi venire a prendere un digestivo in albergo?’
    
    ‘Perché no?’
    
    ‘Allora andiamo’
    
    Ci dirigiamo a piedi verso l'hotel. Erano cinque minuti di strada. C’era un po’ di gente in giro visto che non era tardi. La loro stanza era all'ultimo piano, in un posto tranquillo.
    
    ‘sul piano siamo soli', mi fece Giada, sorrifendo...
    
    Mi venne un tuffo al cuore, sta accadendo veramente? Sentii il cazzo che cominciava ad agitarsi nelle mutande.
    
    Entrammo nella camera e Giada mi fece
    
    ‘Accomodati pure'.
    
    Mi sedetti sul divano. Marco si mise di fianco a me. Giada armeggia in un mobiletto davanti a noi. Quando si girò aveva in mano due bicchierini e una bottiglia di limoncello.
    
    ‘Lo vuoi assaggiare?’ mi chiese con sguardo ...
    ... malizioso
    
    ‘Certo, grazie’
    
    Versò il limoncello nei due bicchierini e li passò a me e a Marco.
    
    L’emozione ma anche l’imbarazzo erano alle stelle. Sentii il mio viso diventare sempre più caldo. Un po’ per l’alcol, molto per la situazione.
    
    ‘Che caldo che fa stasera’ esordii.
    
    ‘Sì sì, caldo’ mi fece eco Marco.
    
    ‘Già’ confermò Giada, cominciando a sbottonarsi la camicetta. Il ghiaccio stava per rompersi. La camicia di Giada cadde a terra. Lei rimase davanti a noi uomini con indosso un reggiseno color pesca. Il ghiaccio era sempre più sottile.
    
    ‘Mia moglie’ sento dire a Marco. Mi girai verso di lui. Mi fece un gesto con la mano, come per dire ‘ecco è tua, gioca pure’.
    
    Il ghiaccio si era rotto.
    
    ‘Fa ancora più caldo, mi pare’ e intanto guardai Giada.
    
    ‘Già’ disse lei mentre abbassò la zip della gonna che poi fece scivolare sul pavimento. Indossava un perizoma coordinato con il reggiseno. Rimase così davanti a me e Marco in perizoma, reggiseno e tacco alto.
    
    Si inginocchiò davanti a me. Guarda . Lo guardai anche io. Marco fece un gesto con la testa. A lui andava bene che si giochi.
    
    Lei si avvicinò a me e mi baciò. Le nostre lingue si incontrarono per la prima volta dopo mesi e mesi di fantasie. Aveva un buon sapore. Mentre ci baciavamo sentii le sue mani che armeggiano con i miei pantaloni. La cintura si aprì. Il bottone si slacció. La zip scorreva. Sentii la mano che frugava nelle mutande e ne tirò fuori il cazzo già duro come il marmo. Smettemmo di baciarci. ...
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