1. Gli operai extracomunitari


    Data: 01/09/2019, Categorie: Trans Autore: Chris Rondinelli, Fonte: EroticiRacconti

    Non oso immaginare fossi nata donna invece che avere di donna solo l'aspetto estetico, cosa avrei combinato. Forse adesso averei un sacco di figli illegittimi sparsi qui e li, fatti da chissa' quanti uomini. Sicuramente, il mio bel culetto ha visto entrare dentro di se molti cazzi di ogni misura colore e dimensione. Facendo il pieno di sperma ogni santa volta, e facendo due conti, ammettendo di prendere la pillola che dicono ingrassi molto, e quindi l'avrei esclusa a priori, mi sarei fatta ingravidare parecchio immagino. Quindi e una fortuna che sia nata cosi', e che di gravidanze, possa parlare solo in fatti puramente ipotetici e fantasiosi.
    
    Ero ancora nel mio vecchio appartamento quando mi annunciarono tramite un comunicato dell'amministratore condominiale, che avrebbero ristrutturato le facciate del palazzo e le balconate. Era una palazzina vecchia la mia, e soggetta a vari lavori annuali. L'appalto fu affidato a d una ditta con molti operai extracomunitari, e dopo aver ricoperto di rete verde e impalcature di rito le facciate del palazzo, mi trovai quotidianamente, questi ragazzotti stranieri di colore, a camminarmi su e giu' dai balconi passando spesso davanti alle finestre di casa mia.
    
    Spesso la mattina cercavo di attirare la loro attenzione, ma non sempre riuscendoci, mi mettevo in intimo, ben truccata e cercavo di masturbarmi, o infilarmi degli oggettini tra le natiche, simulando una scopata. Aprivo le tendine delle porte finestre dei Balconi dove questi ...
    ... ragazzotti mulatti transitavano, e mi facevo ammirare mentre mi davo piacere. I primi giorni non ebbi molto successo, dato che transitavano dalle mie parti solo per trasportare materiale e poi sparivano subito. Fu quando dal basso, iniziarono dopo qualche giorno, a fare i lavori sul mio piano, che ebbi piu' fortuna di farmi ammirare da loro.
    
    In pochi giorni, ero diventata una vera attrazione per gli operai che transitavano ai miei piani, e cercavo di stuzzicarli con siparietti sexy ogni volta lasciando intendere che se volevano, potevano osare entrare in casa mia. Un pomeriggio, feci il gesto di aprire una delle finestre della casa, quella del bagno precisamente, e salutai i ragazzotti che stavano calcificando il sottobalconi, lasciai la finestra aperta per invitarli ad entrare, ma purtroppo per me, nessuno lo fece, limitandosi ad ammirarmi e a farmi i complimenti in un italiano non proprio brillante.
    
    Una mattina ebbi la classica occasione che tanto attendevo, mi ritrovai di fatto, uno di quei ragazzotti a lavorare su una scala proprio sul balcone della mia camera da letto. Un'occasione cosi' ovviamente non potevo certo lasciarmela scappare, mi feci subito notare dal ragazzo, che mi sorrise, mentre lo salutai con la mia manina dalle unghie ben smaltate di rosso, e con il mio bel completino intimo addosso, cercai di stuzzicarlo meglio che potei. Quando gli mostrai il mio bel sederino voltandomi, e osando aprire la porta finestra, il ragazzo scese dalla scala, con la sua tuta ...
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