Le due taccheggiatrici – Capitolo 2 – “Targhetta”
Data: 31/08/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... una mano, massaggiandolo con il pollice mentre osservava disgustata la punta del cazzo sulla quale una goccia di liquido precoitale trasparente stava fuoriuscendo e iniziando a scorrere sulla cappella. Strizzando gli occhi e aprendo la bocca, la testa di Francesca si avvicinò. Lentamente le sua labbra scivolarono lungo la punta e scesero sull’asta, chiudendole.
Dopo un secondo o due, la ragazza spinse all’indietro e poi di nuovo avanti. Marianna la osservò appoggiare una mano sui coglioni pieni dell’uomo e iniziare a massaggiarli, la velocità del movimento della testa aumentare, strappando un gemito di piacere a Borio.
Marianna li guardò in quell’amplesso, ammirando la bravura della sua amica che, dopo qualche minuto alla pompa aggiunse anche una sega, muovendo la mano in avanti ed indietro ruotando contemporaneamente.
L’uomo all’iniziò apprezzò, ma nonostante una figa come Francesca fosse ai suoi piedi, con il suo cazzo in bocca, dopo poco sembrò stancarsi di quel pompino: afferrò la testa della mora e con violenti colpi di bacino iniziò a fotterle la bocca, con lei che lasciava i coglioni ed il cazzo e appoggiandosi alle gambe nude di Borio, come per spingerlo via, per fermare quella violento irrumatio. Il rumore viscido del cazzo che sbatteva nella bocca di Francesca si accompagnava al fiume di saliva che sgorgava dalle labbra della ragazza colando sulle sue tette.
Borio lanciò un grido quando fermò il suo colpire il viso di Francesca e le abbracciò la testa, ...
... trattenendola contro la sua coscia sinistra. Fu scosso da alcuni tremiti mentre la sua sborra si riversava a fiotti nella bocca della ragazza. La lasciò infine andare che stava soffocando, il petto che si muoveva nei colpi di tosse che le fecero vomitare sperma ed un mare di bava che finì con l’imbrattarle il mento e colarle sul seno, impiastricciandolo.
Borio la guardò soddisfatto, dandole anche una pacca sulla testa, mentre il cazzo rimaneva attaccato alle labbra della ragazza attraverso un cordone di saliva e seme che si incurvò sotto il proprio peso, spezzandosi. Si voltò verso Marianna, contemplandone per la prima volta il viso dalle labbra carnose e gli occhi azzurri, gli splendidi capelli biondi.
– Anche tu troietta vuoi sistemare tutto in sede privata? – le chiese, senza cercare di celare un tono ironico nella voce autoritaria.
Marianna sollevò lo sguardo da terra, osservando per un attimo la sua amica, ancora in ginocchio, che si stava passando una mano sulla bocca, ne guardava i fluidi corporei biancastri che aveva raccolto e poi li schizzava sulle piastrelle con un colpo del polso. Si chiese se sarebbe riuscita a succhiarlo bene come Francesca… Non aveva comunque altra scelta per uscire dalla situazione in cui si erano cacciate. – Sì. – disse, con un filo di voce, e si inginocchiò anche lei senza nemmeno alzare il sedere dalla sedia. Le sue dita afferrarono il fondo della maglietta e se la tolse, mostrando un intimo color carne.
– Oh, no, troietta. – ...